Nel servizio andato in onda sulla Rai calabrese, il sindaco di Belvedere Marittimo Cascini e la sua candidata consigliera poi non eletta hanno avuto la velleità di vantarsi dell’”albergo diffuso” creato dal “prestigioso” istituto che avrebbe creato un grande indotto economico. Bene. Un po’ come il contadino che si dà la zappa sui piedi. Andiamo a vedere questo “albergo diffuso” creato a Belvedere. E lo troviamo pubblicato sull’albo pretorio https://www.albopretorionline.it/belvederemrt/download.aspx?ida=634092&pubb=1&n=1
Leggendo attentamente determina e progetto, come sempre restiamo basiti da tantissimi paroloni in pompa magna. Per poi scoprire, leggendo attentamente, che questo “albergo diffuso” altro non è che un lauto dispendio di denaro per il comune di Belvedere, ed una bella mucca da mungere per l’Iscapi. Chiamali scemi questi!
A Belvedere ci hanno trovato proprio terreno fertile allargando il raggio della loro azione dopo il “colpaccio” del “Pitagora Mundus” (La grande truffa del Pitagora Mundus). Leggendo il progetto (se così si può chiamare), praticamente questo “albergo diffuso” tutto è tranne che un reale albergo diffuso, come previsto invece dalle norme.
In sintesi, come si legge sia sulla determina che sul progetto, tra gli obiettivi principali ci sono, udite udite: – “l’estensione dei servizi logistici a supporto attualmente offerti dall’Amministrazione Comunale per la realizzazione e gestione della sede di coordinamento alle attività Pitagora Mundus sul territorio”. Perché giustamente i soldi che hanno preso finora non bastano. Ne vogliono ancora e di più.
Il progetto in sintesi prevede la creazione di un “ente”, magari una fondazione (!!!) che dovrebbe gestire un “Sistema Locale Turistico”, il quale prevede poi nei fatti, semplicemente l’allestimento di un info point, di un “punto ristoro” (“La locanda del Borgo”) e dei percorsi di trekking.
Cita poi la creazione di StartUp (boh?). Si legge testualmente: “il progetto qui presente prevede l’organizzazione di una struttura di gestione e comando del sistema turistico del Borgo, detto Ente, che sarà affidata prima ad un’associazione (!!!) o un comitato e poi eventualmente ad una Cooperativa o ad una FONDAZIONE (!!!)”.

E sapete come prosegue il fantasmagorico progetto? “La fase di creazione dell’Ente prevede un’azione di progettazione formazione, accompagnamento e CONTROLLO da parte dell’Iscapi per i primi 5 anni”. Tradotto in soldoni: il comune di Belvedere mette i soldi per creare questa Fondazione, insieme ad altri soggetti citati nel progetto (tipo i Gal, guarda un po’, ed associazioni varie) ed un’associazione di dubbia natura CONTROLLA l’ente neonato.
In parole povere l’Iscapi vuole il giocattolo nuovo con cui ricominciare a fare debiti, perché forse con l’Iscapi è troppo esposto. Praticamente il comune di Belvedere è nelle mani di questo “prestigioso” istituto internazionale, che fa il bello ed il cattivo tempo. Ovviamente l’Iscapi verrà anche pagato dall”Ente” neonato per “formare” e seguire queste startup citate che sembrano necessarie per questo Sistema Locale, anche se non si comprende con quali competenze lo faccia.
Non era una scuola di italiano per stranieri? Veramente non si capisce neanche che competenza abbia per presentare un progetto simile, che a leggerlo attentamente, sembrano tanti spezzoni presi qua e là e messi insieme (forse su internet, e siamo certi che se approfondissimo, riusciremmo anche a trovare i testi originali dai quali idee e spezzoni testuali provengono, semplicemente scopiazzati, e non è detto che con un po’ di tempo libero non lo facciamo), e resta la sensazione di non averne capito il senso, visto che effettivamente senso non ne ha, se non replicare la creazione dell’Iscapi stesso.
Soggetti pubblici che mettono soldi in una organizzazione già fallimentare in partenza, al solo scopo di far giocare questo deus ex machina di tutta l’operazione per continuare ad accumulare soldi a dire basta.
Sottolineiamo che anche qui c’è un ingegnoso sistema per percepire soldi pubblici senza comparire: a pagare l’Iscapi, secondo quanto scritto in questo pseudo progetto, dovrebbe essere questo Ente neonato, quindi un soggetto giuridico privato, e non l’ente pubblico che invece dà i soldi al neonato. Ed anche qui l’Iscapi sarebbe al riparo dal dover fornire statuto, bilanci ecc, essendo un rapporto tra privati.
Bisogna ammettere che c’è del genio in questo sistema di incassi. Il “progetto” prosegue sciorinando fantasmagorici numeri di assunzioni e lavoro, che si capisce chiaramente che sono buttati lì a casaccio e privi di una reale previsione.
Ma adesso veniamo al punto PIÙ GRAVE di questo pseudo progetto che ricordiamo, È STATO APPROVATO CON DELIBERA DI GIUNTA COMUNALE n. 18 del 10 febbraio 2023: il progetto si interrompe così, tronco. E la fattibilità economica finanziaria dov’è? Soldi, numeri, cifre? Quanto costa al comune di Belvedere questo giochino? Quanto costa avviare questo pseudoprogetto? Quante le spese, i costi, quanto i guadagni per questo “ente”?!? Nulla… di soldi non se ne parla neanche lontanamente (forse non hanno trovato nulla da scopiazzare). Senza senso appunto. E come fa un ente pubblico ad approvare e ad imbarcarsi in una impresa che sembra davvero imponente, ed a vantarsene anche pubblicamente, senza avere la minima idea di quanto andrà a spendere? In spregio ad ogni responsabilità amministrativa. Più approfondiamo questa vicenda, è più restiamo senza parole rispetto alla gestione “allegra” del comune di Belvedere e soprattutto del legame indissolubile che lega questo “prestigioso” istituto internazionale con il comune di Belvedere. Praticamente ha trovato una bella mucca da mungere e con cui campare lautamente ed esentasse. Ma è tutto trasparente e regolare, si?
Roba che se ci fosse una procura seria, dovrebbe mettersi in moto stamattina stessa.
Ma i comuni soci dell’Iscapi, tipo Scilla, Corigliano-Rossano, Castrolibero, Mammola, eccetera sono consapevoli di questa attività “spregiudicata” di questo Istituto? Sono consapevoli di tutte le attività, la gestione, gli incassi e così via? O non sono mai stati coinvolti?
Pensate voi che portata che ha questo affare: 50 persone per tre mesi fa 150 persone. 2.230 euro a persona per 150 fa la cifra mostruosa di 334.500 euro. Da giugno a settembre. Accreditati dall’Argentina all’estero dove ha i conti corrente. In Italia non ci passano proprio. Esentasse. Ed a costo zero perché paga tutto il comune e gli altri fessi che offrono. È un affare enorme. Per tutti.