La nostra inchiesta sulla clinica Tricarico di Belvedere Marittimo, vera e propria “macchina da soldi” per l’apparato mafioso/massonico/politico del Tirreno cosentino (e non solo) ha provocato nel tempo uno sconquasso nelle stanze segrete dei bottoni.
La proprietà, sputtanata senza rimedio e con le carte che “cantavano”, era da tempo in evidente imbarazzo e mandava allo sbaraglio i malcapitati dipendenti, che in questa vicenda ovviamente rappresentano l’anello debole. E infatti, in quelle ore difficili per il faccendiere Caldiero e per la famiglia Tricarico, ci scriveva una dipendente della clinica, la cui lettera avevamo pubblicato integralmente.
Salve, sono una dipendente della clinica Tricarico. Ho appena finito di leggere l’ultimo articolo pubblicato sulla clinica Tricarico, ma ho notato alcune affermazioni che in realtà non corrispondono alla verità. Non è stato il dottore Tricarico a far girare un foglio bianco dove i dipendenti, spontaneamente, firmano. Trovandomi fuori zona in questi giorni, ho incaricato alcuni miei colleghi di far firmare gli altri, questo a causa dei tempi molto ristretti prima della prossima udienza. È infatti un foglio che servirà a rappresentare i miei colleghi in tribunale, dove noi dipendenti saremo costretti a difendere il nostro posto di lavoro che, al momento, risulta essere incerto. Chiedo quindi una rettifica il prima possibile. Certa di essere compresa, vi ringrazio anticipatamente. (Rosa Fico)
Cara dipendente Rosa Fico,
innanzitutto grazie per la conferma che ha dato circa la raccolta delle firme da presentare al giudice, ma una cosa deve consentirci di poterla dire, altrimenti la gente non capisce. Che quella del foglio bianco da far girare sia una vostra autonoma iniziativa non ci pare assolutamente e sa perché? Perché tutti i dipendenti della Casa di Cura Tricarico eravate a conoscenza di quanto stava accadendo da anni. Cioè tutti eravate a conoscenza dello sperpero di denaro e della distrazione dei fondi avvenuta negli anni ed avete tenuto il classico atteggiamento delle tre scimmiette.
Avete consentito, insieme ai vostri rappresentanti politici e sindacali, che si arrivasse al fallimento. Non una parola sulle somme spese per le barche dei Tricarico, non una parola sulla barca di Caldiero acquistata con leasing pagato dalla clinica, non una parola sugli stipendi assurdi dei medici-proprietari, non una parola sulle operazioni economico-finanziarie selvagge, non una parola sugli stipendi elargiti ai familiari, non una parola sulle spese assurde di ogni genere, non una parola sui soldi elargiti alle cooperative con parte di esse magari finite a qualche proprietario, non una parola sui soldi dei tickets.
Nulla: avete fatto finta di niente ed ora chiedete di essere tutelati? La nostra testata da sempre è al fianco dei lavoratori, del diritto al lavoro, della dignità di chi lavora, ma voi lo meritate? Abbiamo messo a nudo, purtroppo tardi, una realtà che dimostra corruzione, distrazione di fondi e chissà quanti altri reati. I soldi dilapidati dovevano servire per offrire prestazioni più adeguate, risposte soddisfacenti ai pazienti e non per essere spesi in un modo così assurdo con operazioni finanziarie vergognose.
Abbiamo semplicemente evidenziato che il disastro è avvenuto con il contributo di tutti. La magistratura, la politica, la mancanza dei giusti controlli. Abbiamo ancora una serie di carte che mostreremo nei prossimi giorni, perché chi si illude che tutto sia terminato con il nostro ultimo articolo, si sbaglia. Siamo qui per tutelare la legalità, la trasparenza, la dignità di chi non trova lavoro proprio in virtù di questi sprechi. Vogliamo sempre dare un’informazione libera e reale. Evidenzieremo sempre le malefatte, senza guardare in faccia nessuno. E quanto pubblichiamo è sostanziato nelle carte che nessuno potrebbe mai contestare.