Per il Cetto La Qualunque di Belvedere Marittimo… “Ma è legale stare dalla parte della legge?”
Come abbiamo più volte sostenuto da queste pagine, il sindaco di Belvedere don Vincenzo Cascini è un uomo d’onore, nel senso che la parola data la mantiene. E chi osa interferire nelle sue decisioni… la peste lo colga! Dobbiamo essere sinceri però: per gli amici, ha sempre avuto un occhio… anzi tutte e due gli occhi di riguardo. Infatti vediamo che componenti della sua corte di lacchè già in passato hanno tratto benefici per la devozione mostrata…cazzu cazzu… come avrebbe detto in tale circostanza Cetto La Qualunque, che ha diversi punti di convergenza con il pensiero casciniano nel gestire la cosa pubblica.
Cetto La Qualunque in una sua celebre frase domandava: “Ma è legale stare dalla parte della legge?”. Un interrogativo che calza bene anche per don Cascini e per il suo modo di interpretare il ruolo di primo cittadino di Belvedere Marittimo.
Nel suo feudo chi si mette a sua completa disposizione, in tutti i sensi, avrà vita facile, sarà agevolato nell’acquisire titoli scolastici bruciando tempi e tappe, acquisendo lauree di alta professionalità; in politica avrà un percorso per ruoli importanti; nel lavoro sarà data una sistemazione con alti incarichi di responsabilità, per i lacchè comunali ci saranno assunzioni di amici e parenti, promozioni a gradi superiori, insomma benefici per i soli fedeli cortigiani di don Cascini. Anche i cornuti – come succede spesso ma soprattutto al… Pd – avranno i benefici che gli spettano di diritto! Un mondo meraviglioso quello che prospetta il qualunquemente don Cascini.
Don Cascini non dimentica, al momento opportuno te la fa pagare! Chi invece si mette a difendere la legalità e la trasparenza “fatti i cazzi toi!””. Certo, il “don” non parla calabrese come… Lui, anzi si esprime in italiano perfetto ma la sostanza quella di Cetto è…
Martedì pomeriggio si è tenuto il Consiglio a Belvedere Marittimo. Chi ha seguito i lavori si è reso conto che l’ente comunale è stato dato in mano ad un gruppo di dilettanti allo sbaraglio che obbediscono ad un sindaco che di amministrazione “nun capiscia nenti!” e che non si è reso conto che gestire il Comune non è la stessa cosa di come gestire la sua clinica. Strigliato dalla minoranza consiliare non ha saputo dare risposte precise e pertinenti agli argomenti trattati. Spesso si è rivolto al vero sindaco e padrona del Comune di Belvedere e cioè Antonietta Grosso Ciponte (tutto passa da lei), che si è vista sussurrare, a don Cascini e a Francescuzza sua, consigli per le risposte da dare alla minoranza!
Martedì il Comune di Belvedere Marittimo ha scritto una pagina nera della sua storia. Una decisione presa dal Consiglio immotivata e spregiudicata, che passa per il solo voto favorevole della Maria Rachele Felicetti che ha tradito il mandato elettorale per mantenere vivo “il patto della sanità”. I consiglieri di maggioranza hanno votato a favore dello scioglimento unilaterale della convenzione di segreteria tra il Comune di Belvedere e di Tortora che dividevano le spese per il segretario comunale. Don Cascini, in grande difficoltà, non ha saputo dare risposte convincenti, con la testa bassa, forse per la vergogna, ed è stato accusato dalla minoranza di volersi liberare del segretario Antonio Marino solo perché competente, ligio al dovere e rispettoso della legge, nonostante lo stesso abbia portato benefici economici e legalità nell’ente comunale. Negli interventi, oltre ad evidenziare il danno economico per il Comune, la vicenda viene vista come una vendetta contro il segretario comunale Antonio Marino, il quale si è macchiato di una colpa grave: non aver assecondato don Cascini nelle sue decisioni clientelari ed in violazione di legge.
In sostanza – rileva l’opposizione- l’amministrazione ha sciolto unilateralmente la convenzione, in quanto intenzionata a revocare l’incarico all’attuale segretario Antonio Marino.
Il motivo ve lo anticipiamo noi: don Cascini vuole portare a Belvedere un nuovo segretario filogovernativo che deve obbedir-tacendo e che non si deve permettere di dare pareri di legittimità sfavorevoli. Ha individuato il segretario che fa al suo caso. Però c’è un problema. Detto nuovo segretario ha delle vicende di “cuore” sospese nel Comune di Tortora quindi potrebbe sorgere una sorta di incompatibilità e quindi si rende necessario annullare la convenzione per poter avere un segretario di proprio piacimento ed ubbidiente. Il gruppo di minoranza, oltre a ribadire l’apprezzamento e la stima per l’opera dell’attuale segretario comunale Antonio Marino, ha sottolineato l’approssimazione e l’incompetenza dimostrati dal sindaco, nonché lo sperpero di risorse pubbliche.
Il dottor Antonio Marino ha operato in diversi comuni della costa tirrenica riscuotendo la stima di amministratori e dipendenti comunali. Però ha un difetto, è ligio al dovere e agisce nel rispetto della legge. Detto comportamento spesso lo ha portato ad avere rapporti scontrosi con i cosiddetti sindaci di polso. Infatti non si è certo lasciato in buoni rapporti con l’ex sindaco di Diamante Ernesto Magorno, con Ugo Vetere sindaco “a vita” di Santa Maria del Cedro, con Antonio Mollo ex sindaco di Bonifati, ed ora con il sindaco di Belvedere don Cascini. Tutti sindaci che… manculicani…