Belvedere, la corte dei miracoli di Don Cascini sempre più tragicomica. E la gente finalmente inizia a reagire

A Diamante Ordine e disciplina a Belvedere Marittimo degrado, ignoranza e approssimazione. Torniamo a parlare, dopo una pausa di qualche settimana, della peggio politica che al momento il centrodestra di Robertino Occhiuto e Gianluca Gallo Cedrone stanno esprimendo nella provincia di Cosenza. Belvedere Marittimo, un tempo fiorente e rosea comunità del Tirreno Cosentino, è diventata oggi una delle mete meno ambite dai turisti della Riviera dei Cedri. Belvedere è al collasso. È caduta in un vortice di degrado, ignoranza (ha come vicesindaco una che dice di non “abbattere le mani” – alla Robertino – in consiglio comunale) ed approssimazione dal quale difficilmente potrà risollevarsi. Il degrado è iniziato proprio con la scesa in politica di Francesca Impieri.

Insieme a Enrico Granata, Vincenzo Spinelli, Cristofaro il rinviato a giudizio e compagnia cantante hanno creato il dissesto e gettato le basi per lo sfacelo. Disastro che è diventato realtà con l’ormai mitico Don Vincenzo Cascini, boss indiscusso della sanità privata, di quelli che piacciono tanto a Robertino il parassita.

Due mandati al momento fallimentari. Il primo contraddistinto dalla sfiducia e dalle indagini della procura di Paola ai suoi membri della maggioranza (ma non a lui, almeno per ora) per appalti e massoneria, il secondo ottenuto grazie ai voti di Futura (che poi ha lasciato la maggioranza e non conta più nulla) è quello in corso, segnalato solo per il degrado politico, morale ed amministrativo. Una città allo sbando. Un tessuto sociale sgretolato. Un paese mortificato dove i servizi normali e quotidiani come lo sfalcio dell’erba o la pulizia degli accessi al mare vengono annunciati sul web dall’assessore Marco Selfie Carrozzino come qualcosa di straordinario…

Un paese dove i volontari di Plastic Free vengono attaccati dal sindaco solo perché hanno ripulito la spiaggia sotto casa sua, la quale per inciso, a detta di alcuni presenti, era tra i posti più sporchi del litorale e questo non è certamente colpa di Don Vincenzo, ma la dice lunga sulla sua attenzione verso il paese!
Belvedere Marittimo è allo sbando. Non si conosce il programma estivo. Le contrade sono abbandonate. La strada è piena di crateri e quella asfaltata ( a rilento ) lo è solo grazie all’ìEnel.

La politica si contraddistingue solo per veline e salti della quaglia. Tutti ricordano il salto di Uniti. Il patto della sanità privata, poi saltato per paura di finire in un’indagine, tra Cascini e Filicetti-Arci. Filicetti ha ottenuto la presidenza del consiglio comunale e ha salvato il sindaco.
Ma Don Cascini è Francescuzza sua vogliono dormire sogni tranquilli. La campagna acquisti in consiglio comunale è appena iniziata. Vedrete che presto anche Emanuela Arnone entrerà in maggioranza, sempre per il… bene del paese.
Arnone ha smesso di fare opposizione. Fa parte di Forza Italia. Attende un segnale da Gianluca Gallo per entrare. Appena fa la mossa della cresta… scatenate l’inferno!

Presto, magari dopo l’evento di luglio che sta organizzando (che servirà per addolcire ai belvederesi la pillola) farà il salto della quaglia, ma in ogni caso potrebbe finire la consiliatura da indipendente per poi sedersi a quel tavolo per le comunali.
Lo scopriremo solo vivendo. Sia ben chiaro, noi non abbiamo nulla contro nessuno, ma nemmeno possiamo far finta di nulla.

Di mezzo però qualcosa di buono c’è stato. Il fiasco di Don Cascini e di Forza Italia alle elezioni europee. Forza Italia ha fatto flop a Belvedere Marittimo. Una bella notizia.
Nonostante la campagna elettorale massiccia. Nonostante la presenza di Occhiuto, Cannizzaro, Succurro, Gallo e compagnia cantante a Belvedere Marittimo Forza Italia ha raccolto una manciata di voti. Un pessimo biglietto da visita per Francesca Impieri che è convinta di candidarsi alle elezioni regionali e di essere anche eletta grazie ai voti di Gianluca Gallo.
Ve la immaginate la Impieri alla Regione Calabria con il suo “idaliano” smagliante? Povera Belvedere Marittimo. Sarebbe la fine.

Per fortuna però i Belvederesi iniziano a dimostrare timidi segnali di ripresa. Nelle contrade, nelle campagne, la gente ha sbattuto la porta in faccia a Francesca, a Marco, al Toro e company. Una sorta di rivolta. Ormai lo sanno tutti. Don Vincenzo e Francesca nella campagna non hanno più presa. Li hanno scaricati dopo le tante promesse non mantenute.
Forza Italia alle Europee è arrivata dietro Fratelli D’Italia e dietro persino il Pd del segretario Ugolino e per poco non è stato agganciato dai Cinquestelle. Una disfatta.

La gente, di Francesca, del tuttofare della clinica, Giuseppe Stumbo (quello della cinquemila per il carnevale) di Renda il Toro (barman della clinica che fa anche l’assessore) è davvero stufa. Non serve a nulla il lavoro sottotraccia dei fedelissimi di Don Cascini. La Barca sta affondando lentamente.
La gente è stanca di questi impostori, disgustata dalle condizioni di degrado in cui versa il paese, mentre loro chiedono sempre tempo e se la prendono con i tempi della burocrazia. Ma la burocrazia è la stessa di Diamante, Santa Maria del Cedro e Praia o Mare, dove la situazione è ben diversa. Spiegatelo ai geni del comune di Belvedere Marittimo.
A nulla valgono i salti della quaglia, i soldi fatti girare con gli Argentini di Pitagora Mundus, i viaggi della speranza alla Regione Calabria, i bandi, i soldi del Gal Riviera dei Cedri.
La parabola è ormai in fase discendente e la speranza di una Belvedere Marittimo libera adesso è più grande.
Ovviamente loro non si arrenderanno mai, ma noi saremo qui a raccontarvi tutto senza peli sulla lingua!
Forza Belvedere Marittimo.
Un altro poco di pazienza e sarai libera (forse!)