Francesco Renda è il nuovo assessore del comune di Belvedere Marittimo. È il barista della clinica Cascini.
Che il comune di Belvedere Marittimo fosse gestito da Don Cascini come la propria clinica era risaputo ma ora dopo la nomina del “Toro” Renda ad assessore è ormai certificato, toccando il punto più basso.
Non ce ne vogliano i baristi. Sono una categoria che merita rispetto e può e deve fare politica ma non così, però…
Non ce ne voglia Renda, fondamentalmente un bravo ragazzo mosso da Francescuzza Impieri, ma che il barista del bar della clinica Cascini faccia l’assessore della maggioranza Cascini fa già ridere così.
Ci chiediamo con quale serenità Renda siederà in giunta e firmerà carte e delibere sapendo che lavora per la clinica del capo.
Ma si sa, Belvedere Marittimo è un feudo, dove tutto è lecito e basta guardare quello che è successo con le assunzioni del PIAO, con il patto della sanità privata poi saltato, e con la poltrona di presidente del Consiglio regalata alla Filicetti per salvare la maggioranza, per capire che aria tira.
Vi abbiamo parlato anche dei viaggi della speranza di Francescuzza a Catanzaro dal Gallo cedrone, dove quotidianamente associazioni sportive, cittadini e professionisti vengono favoriti spudoratamente con soldi pubblici, magari regalati tramite il Gal dell’amico Domenico Amoroso, uno che è pappa e ciccia con loro e a breve vi diremo anche di questo.
Tutto qui? No.
Perché anche nella travagliata nomina di Francesco Renda ad assessore la maggioranza Cascini ha fatto ridere tutta Belvedere.
Il posto in giunta doveva essere di Nazareno Di Renzo. Qualche giorno prima era addirittura arrivato il placet e quel pollo di Vincenzo Cristofaro già esultava insieme a quei quattro lecchini di Cascini, ma alla fine non se ne è fatto nulla. Renda ha avuto la meglio su Di Renzo.
Diciamoci la verità, scarta e struscia che pigli primera ma tanto è.
Adesso la giunta è completa, ma Di Renzo ha incassato una promessa. Francesca Impieri si candida alla Regione. È ormai ufficiale. Non le basta aver condotto nel baratro Belvedere Marittimo, vuole fare lo stesso con Palazzo Campanella, magari grazie ai voti del Gallo cedrone.
Se Francesca viene eletta ecco che Di Renzo torna da esterno in giunta. Se Francescuzza non ce la fa si candida e sindaco ed ecco allora che con i suoi comizi ci sarà davvero da ridere, tenuto conto della grande dote comunicativa che ha e del suo linguaggio “culturale” tipo “abbattete le mani”…
Intanto Belvedere Marittimo cade giorno dopo giorno a pezzi e le figuracce non si contano più. Ma a loro non importa nulla. Fin quando potranno fare il piacere all’amico dell’amico andrà tutto bene.
I diritti come favori. I soldini all’accademia dell’ancia non si negano mai.
Inoltre sta arrivando l’estate. Sapete cosa significa? Che torna il business di Pitagora Mundus, degli affitti e dei soldi dati in pasto ai lecchini della maggioranza. Anche in questo caso, vi racconteremo tutto per filo e per segno.