Don Cascini è stato costretto a ritirare il Documento Unico di Programmazione perché illegittimo e a ripresentarne uno nuovo.
È l’ennesima figuraccia del sindaco di Belvedere Marittimo e della sua improbabile maggioranza, sempre più scarsa ed attaccata alla poltrona grazie al salto della quaglia di Maria Rachele Filicetti post patto della sanità privata.
La Giunta Comunale nella seduta addirittura “notturna” del 30 Gennaio 2024, con delibera N.17, ha approvato atto d’indirizzo di modifica del Documento Unico di Programmazione 2024–2026 nella parte relativa alla programmazione del fabbisogno di personale.
E qui già c’è il primo errore degno di una pernacchia. Se una delibera viene revocata non può essere modificata, ma a Belvedere Marittimo il vicesindaco è Francesca Impieri quindi capite bene l’acume politico e lo spessore dalla maggioranza.
In sostanza Don Cascini ha sconfessato se stesso non una ma ben tre volte.
Tutti ricorderanno quando il sindaco replicava alla minoranza dicendo che “𝑛𝑜𝑛 𝑐’𝑒̀ 𝑛𝑒𝑠𝑠𝑢𝑛𝑎 𝑖𝑛𝑐𝑜𝑒𝑟𝑒𝑛𝑧𝑎 𝑜 𝑖𝑙𝑙𝑒𝑔𝑖𝑡𝑡𝑖𝑚𝑖𝑡𝑎̀ 𝑡𝑟𝑎 𝑔𝑙𝑖 𝑎𝑡𝑡𝑖 𝑑𝑖 𝑝𝑟𝑜𝑔𝑟𝑎𝑚𝑚𝑎𝑧𝑖𝑜𝑛𝑒 𝑑𝑒𝑙𝑙’𝑒𝑛𝑡𝑒 𝑒 𝑖𝑙 𝑃𝐼𝐴𝑂, 𝑝𝑟𝑜𝑝𝑟𝑖𝑜 𝑝𝑒𝑟𝑐ℎ𝑒́ 𝑔𝑙𝑖 𝑎𝑡𝑡𝑖 𝑑𝑖 𝑝𝑟𝑜𝑔𝑟𝑎𝑚𝑚𝑎𝑧𝑖𝑜𝑛𝑒 𝑠𝑜𝑛𝑜 𝑡𝑢𝑡𝑡𝑖 𝑖𝑛 𝑓𝑎𝑠𝑒 𝑑𝑖 𝑟𝑒𝑑𝑎𝑧𝑖𝑜𝑛𝑒 𝑒 𝑠𝑖 𝑐𝑜𝑛𝑐𝑙𝑢𝑑𝑒𝑟𝑎𝑛𝑛𝑜 𝑝𝑟𝑜𝑝𝑟𝑖𝑜 𝑐𝑜𝑛 𝑙’𝑎𝑝𝑝𝑟𝑜𝑣𝑎𝑧𝑖𝑜𝑛𝑒 𝑑𝑒𝑙 𝑃𝐼𝐴𝑂”. Altra perla era “𝑙𝑎 𝑙𝑒𝑔𝑔𝑒 7/3/86 𝑛. 65, 𝑟𝑖𝑐ℎ𝑖𝑎𝑚𝑎𝑡𝑎 𝑑𝑎𝑙 𝑆𝑒𝑔𝑟𝑒𝑡𝑎𝑟𝑖𝑜 𝑐𝑜𝑚𝑢𝑛𝑎𝑙𝑒, 𝑛𝑜𝑛 𝑝𝑜𝑛𝑒 𝑎𝑙𝑐𝑢𝑛 𝑣𝑖𝑛𝑐𝑜𝑙𝑜 𝑠𝑢𝑙𝑙𝑒 𝑚𝑜𝑑𝑎𝑙𝑖𝑡𝑎̀ 𝑑𝑖 𝑜𝑟𝑔𝑎𝑛𝑖𝑧𝑧𝑎𝑧𝑖𝑜𝑛𝑒 𝑐𝑜𝑛 𝑐𝑢𝑖 𝑑𝑒𝑏𝑏𝑎 𝑒𝑠𝑠𝑒𝑟𝑒 𝑜𝑟𝑔𝑎𝑛𝑖𝑧𝑧𝑎𝑡𝑜 𝑖𝑙 𝑠𝑒𝑟𝑣𝑖𝑧𝑖𝑜 𝑑𝑖 𝑝𝑜𝑙𝑖𝑧𝑖𝑎 𝑙𝑜𝑐𝑎𝑙𝑒, 𝑛𝑒 𝑝𝑜𝑛𝑒 𝑙𝑖𝑚𝑖𝑡𝑖 𝑠𝑢𝑙𝑙’𝑒𝑣𝑒𝑛𝑡𝑢𝑎𝑙𝑒 𝑛𝑢𝑚𝑒𝑟𝑜 𝑑𝑖 𝑠𝑒𝑡𝑡𝑜𝑟𝑖 𝑑𝑎 𝑝𝑟𝑒𝑣𝑒𝑑𝑒𝑟𝑒”. Salvo poi concludere con: “i𝑙 𝑐𝑜𝑛𝑡𝑟𝑎𝑡𝑡𝑜 𝑐𝑜𝑙𝑙𝑒𝑡𝑡𝑖𝑣𝑜 𝑑𝑒𝑙 𝑐𝑜𝑚𝑝𝑎𝑟𝑡𝑜 della Polizia 𝑛𝑜𝑛 𝑝𝑟𝑒𝑣𝑒𝑑𝑒 𝑎𝑙𝑐𝑢𝑛 𝑜𝑏𝑏𝑙𝑖𝑔𝑜 𝑑𝑖 𝑎𝑡𝑡𝑖𝑣𝑎𝑧𝑖𝑜𝑛𝑒 𝑑𝑒𝑙𝑙𝑒 𝑟𝑒𝑙𝑎𝑧𝑖𝑜𝑛𝑖 𝑠𝑖𝑛𝑑𝑎𝑐𝑎𝑙𝑖”. Ovviamente dichiarazioni smentite nei fatti, dato che il vecchio DUP era illegittimo e Don Cascini ha dovuto porre delle modifiche anche per evitare brutti scherzi, con la minoranza pronta a rivolgersi agli organi preposti.
Ovviamente, badate bene, nonostante la retromarcia della giunta comunale la situazione non è cambiata poi di tanto nella sostanza. Il piano delle assunzioni clientelari è sempre in atto con i nominativi già oggetto di denuncia alla Procura della Repubblica sempre in auge.
Uno sembrerebbe addirittura parente del compagno del consigliere Anna Cannataro.
Un altro è un parente di Maria Rachele Filicetti e Dio solo sa come faranno queste due a votare in aula, con la Corte dei Conti già pronta a valutare le istanze di danno erariale e questo la Filicetti lo sa bene.
Ovviamente sul DUP della vergogna e sul Piao delle assunzioni si consumerà ufficialmente il patto della sanità privata che porterà la moglie di Maurizio Arci in maggioranza.
Ci sarà anche la nomina del presidente del consiglio comunale e del nuovo assessore.
Tutte le nomine compresa quella del presidente del Consiglio saranno finalizzate a salvare la poltrona di Cascini.
Insomma, una seduta di consiglio comunale che somiglia ad una torta da spartire. Una tavola imbandita e la stampella pronta a salvare un gruppo già allo sbando dopo nemmeno due anni di mandato.
Perché a Belvedere Marittimo tutti hanno un prezzo e questo si era capito ormai da tempo.
Che vergogna.