Berlusconi, Salvini e Dell’Utri si fanno una pizza da Briatore

(GIACOMO SALVINI – Il Fatto Quotidiano) – Pizze che roteano, cori da stadio e fazzoletti bianchi agitati a mo’ di panolada. Per una sera, quella di venerdì, le terribili immagini della sofferenza ucraina sono rimaste fuori dal “Crazy Pizza”, il ristorante milanese di Flavio Briatore in via della Moscova che una settimana fa ha aperto una filiale anche nel cuore di Roma, in via Veneto. I partecipanti alla festa venerdì sera erano illustrissimi: Silvio Berlusconi e Matteo Salvini, accompagnati dai rispettivi uomini e donne di fiducia. Una serata di “relax” l’ha definita il leader della Lega che viene ripreso in diversi filmati ad applaudire, a cantare i cori in onore di Berlusconi (“c’è solo un presidente”) e a brindare in compagnia. Foto e video che stridono con l’immagine dismessa, ecumenica, pacifista e pro-immigrazione che il leader della Lega ha voluto dare di sé negli ultimi giorni arrivando addirittura a deporre un mazzo di fiori davanti all’ambasciata ucraina a Roma con tanto di video sui social. Concetto che Salvini ha ribadito anche ieri chiedendo “lo stop delle bombe” e “l’accoglienza” dei profughi.

Poi però ci sono le immagini in pizzeria. Con i cori e gli “hip hip hurrà” per Briatore lanciati proprio da Berlusconi, appena tornato dallo stadio Meazza dove aveva assistito al triste pareggio tra il Milan e l’Udinese. Attovagliati con lui e Salvini c’erano anche la compagna dell’ex premier Marta Fascina, la fedelissima Licia Ronzulli, Adriano Galliani e Marcello Dell’Utri, seduto al fianco del leader azzurro. Sia Salvini che Berlusconi hanno fatto sapere che durante la cena si è parlato molto di Milan ma non del centrodestra: “Tra i mille problemi che ci sono…” ha detto Salvini ai cronisti. E, in mezzo ai festeggiamenti e ai cori, di Ucraina si è parlato, come ha spiegato il segretario della Lega. Che si è informato con Berlusconi sui suoi rapporti diplomatici con Mosca e se avesse intenzione di contattare direttamente Vladimir Putin, amico di vecchia data dell’ex premier, o i suoi emissari. Bocche cucite invece filtrano da Arcore, anche se si fa sapere che nelle ultime ore Berlusconi ha “intensificato” i suoi canali con Mosca. E non è un caso, quindi, che alla cena di venerdì fosse presente anche Dell’Utri: l’ex senatore di FI, che ha scontato una condanna a 7 anni per concorso esterno in associazione mafiosa, è tornato in pianta stabile a villa San Martino dopo l’assoluzione in Appello sulla Trattativa Stato-mafia. Prima lo ha consigliato a lungo sul Quirinale e negli ultimi giorni è diventato uno dei suoi principali consiglieri sul conflitto in Ucraina. Il primo che informa Berlusconi sugli sviluppi della guerra è Valentino Valentini, deputato azzurro e responsabile dei rapporti internazionali con solide entrate diplomatiche con Mosca. Ma anche Dell’Utri sta riguadagnando la fiducia del leader di FI sulla crisi ucraina.

Dell’Utri può contare su fonti dirette a Mosca. Era stato proprio lui, raccontano fonti accreditate in FI, il garante del legame tra Berlusconi e Putin e ha un’amicizia di lunghissima data con Antonio Fallico (i due erano compagni di scuola), ex consulente di Gazprom e oggi presidente di Banca Intesa Russia e dell’associazione Conoscere Eurasia. Putin ha conferito a Fallico l’Ordine dell’amicizia, l’Ordine d’onore e il ministero degli Esteri russo la Medaglia “per il contributo alla cooperazione internazionale”. Prima che scoppiasse la guerra il presidente di Banca Intesa Russia aveva profetizzato: “Escludo categoricamente che la Russia di Putin possa invadere l’Ucraina, non è nel suo interesse, né politico né economico”. Oggi, a 5 giorni dall’invasione, Berlusconi non ha ancora condannato la guerra voluta dall’amico Putin.