“La mia opinione è che la sinistra politica sia morta“. Così Fausto Bertinotti intervistato dall’AdnKronos. E se in precedenza, aveva dichiarato che ‘la sinistra politica rischia di morire’, ora “il rischio si è manifestato in tutta la sua potenza, purtroppo. E’ difficile aspettarsi una sua capacità di riprendere le fila del conflitto sociale“.
“Le opposizioni sono state indebolite non solo dal voto ma anche dai processi di abbandono, da parte delle sinistre, di un rapporto centrale con il conflitto”, dice Bertinotti passando ad analizzare le opposizioni e la loro capacità o meno di svolgere unite il proprio ruolo. “Irrilevante il tema dell’accordo tra le opposizioni, il tema è chi sei tu e cosa vuoi ottenere. E’ questo che non è noto. Cosa, l’insieme di queste forze, vuole ottenere e, per una parte di esse, chi vuoi essere. A quel punto si porrà il problema della natura dello schieramento. Se non c’è una sinistra politica è difficile, anzi impossibile, che essa possa rivivere attraverso l’alleanza con chicchessia. Perché l’impedimento sta in sé, non sta negli altri”.