Abbiamo saputo che a Bisignano questo articolo ha creato un po’ di trambusto: è del tutto evidente che l’ha scritto qualcuno che è … molto vicino al sindaco e all’amministrazione e capiamo che Fucile stia cercando la “talpa”. Buona caccia…
Nel nome della fratellanza e del familismo: così fan tutti… nell’Amministrazione Fucile!
A Bisignano l’amministrazione guidata da Francesco Fucile, con l’inizio del terzo anno, ha ormai gettato definitivamente la maschera: un metodo familistico nella gestione degli appalti, dei lavori pubblici, negli affidamenti diretti in tutti i settori, nei concorsi del personale, nella manutenzione del territorio e del patrimonio comunale, negli incarichi professionali.
Vorrei partire dal presupposto: il sottoscritto è uno di quegli elettori disillusi da questa amministrazione che con il passare del tempo si è dovuto ricredere constatando l’inconsistenza di questo sindaco e la completa assenza dei suoi assessori nello sviluppo del territorio.
Le uniche due proposte che il nostro appariscente primo cittadino ha partorito per il territorio bisignanese in questi due anni sono state: 1) la realizzazione della megapiattaforma di spazzatura nella zona di pianura di Bisignano (un progetto che lui stesso aveva osteggiato in passato), 2) la realizzazione nel nostro comune di una cittadella universitaria che avrebbe dovuto accogliere migliaia di studenti stranieri universitari.
Due corbellerie di cui ad oggi sono rimaste solo chiacchiere e fumo negli occhi: la prima ha generato la sommossa del popolo bisignanese che ha costretto il sindaco, con la coda tra le gambe, a rinunciare a questa idea di trasformare il territorio comunale in un ricettacolo di spazzatura; per la cittadella universitaria il risultato sortito è stato l’affitto (mediante convenzione?!… ) di una stanzetta all’interno della biblioteca comunale alla società Sportcom di Bisignano che rappresenta l’università telematica Giustino Fortunato (l’elefante ha partorito il topolino).
Ma oltre questi proclami strombazzati, l’aspetto preoccupante è la gestione dell’Amministrazione Fucile che è apparsa fin dal primo momento opaca e fuori dalle regole. Una lunga sequela di atti amministrativi che manifestano un metodo sprezzante e senza vergogna nel gestire la cosa pubblica.
In primis la “sistemazione” del marito della vicesindaca con una commissione nominata ad hoc e compiacente all’Amministrazione Fucile: in altri tempi questi episodi di parentopoli avrebbero creato seri problemi alla tenuta in vita di questa Giunta in cui sono rappresentati sia il Partito Democratico che Forza Italia: che bella zuppa politichese… Franza o Spagna… purché se magna!
Ma oggi questi partiti sono bypassati e soppiantati da cartelli di interessi riconducibili al sindaco Francesco Fucile (e parenti) e ad assessori quali Lucantonio Nicoletti e Pierfrancesco Balestrieri, che da ora in poi battezzeremo “nel nome della fratellanza e del familismo in affari”. Forse sarebbe opportuno che noi bisignanesi iniziassimo a riflettere sull’intreccio tra la politica e gli affari che ormai in maniera sistematica coinvolge parenti e consorterie di individui che stanno spolpando finanziariamente il Comune di Bisignano con l’aggiudicazione di appalti pubblici con ribassi scandalosi… della serie “mi ingozzo senza ritegno!”.
Per non parlare del finanziamento ottenuto da parte della Regione Calabria dalla precedente amministrazione Lo Giudice sulla depurazione che riguardava la costruzione di un nuovo depuratore nella zona industriale e la riattivazione di altri due depuratori di cui uno a valle ed un altro nella zona di Duglia, oltre la realizzazione di circa 20 chilometri di rete fognaria.
Come anticipato, “il metodo della fratellanza e del familismo” prevede che, quando la ditta deve vincere la gara ma non ha i requisiti per partecipare al bando di gara originario, allora si cambia l’appalto e i lavori da realizzare! Ed è quello che è successo per questo bando di gara della depurazione dove è stata eliminata la realizzazione del depuratore e la riattivazione dei due depuratori lasciando solo il tracciato della fognatura alla stessa cifra iniziale di 4.200.000 euro. Capite a questo punto cosa significa il metodo della fratellanza e e del familismo cari concittadini!?
E’ l’albero della cuccagna di circa 4.200.000,00 (quattromilioniduecentomila euro) per la sola realizzazione della fognatura! Alla faccia di chi con il proprio stipendio stenta ad arrivare a fine mese!
Ovviamente il metodo della fratellanza e del familismo prevede la partecipazione di una sola ditta che ha appaltato la gara con un ribasso del 3% cosi come ha appaltato le rotatorie di contrada Sellitte, un altro scandalo: l’unica ditta a partecipare a queste due gare è guarda caso costituita dai parenti del sindaco nonché grandi elettori di questa amministrazione comunale!
Le malelingue del paese asseriscono che il sindaco prenda ordini da questi parenti che decidono come si devono gestire gli appalti a Bisignano producendo anche gli atti necessari attraverso i propri tecnici. E pensare che agli inizi avevo riposto tante speranza in questo sindaco ed alla sua giunta ….che amarezza e che delusione!
Ma ritorniamo alla gara ed alla decisione di variare il progetto realizzando solo il tracciato della fognatura; secondo voi, in ossequio a quale norma o a quale autorizzazione regionale l’amministrazione Fucile ha potuto procedere con la rimodulazione per la sola fognatura?!
Tranquilli la risposta è la seguente: per l’amministrazione Fucile le decisioni sono state prese “nel nome della fratellanza e del familismo”.
Ma mi giunge voce, però, che qualcosa non sia andato a buon fine per questo appalto…al punto che si sia rallentata la tentazione della Regione Calabria ad autorizzare i lavori (diversi da quelli per cui il Comune ha ricevuto il Finanziamento).
Proprio in questi giorni sembra che questo grande raggiro si sia arricchito di un altro raccapricciante capitolo: dagli atti della Giunta comunale è spuntata l’approvazione di un fantomatico progetto di un depuratore nella zona industriale realizzato (udite …udite) con fondi comunali… senza però indicare da dove prenderanno questi soldi! Una supercazzola degna del miglior Conte Mascetti. Che sia un altro escamotage per accaparrarsi indebitamente soldi pubblici?
Lo stesso metodo viene applicato per gli affidamenti diretti ad alcune ditte per manutenzione o servizi che sono nate (guarda caso) qualche giorno prima dei loro affidamenti, scatenando una guerra tra poveri: i mezzi comunali che ci sono per fare questi lavori rimangono, invece, fermi ad arrugginire, salvo poi prestarli al momento del bisogno ad amici… come il caso della ruspa comunale guidata da un privato e il motocarro prestato per fare traslochi a qualche attività privata!
Alla faccia delle legalità, della trasparenza e della competenza tanto declamata sui palchi della campagna elettorale: ormai tutti i buoni propositi si sono dissolti… sempre “nel nome della fratellanza e del familismo”! State tranquilli godetevi questi privilegi ed abusi, forti del vostro mandato, fino a che vi sarà consentito, ma ricordatevi che il tempo è un galantuomo e rimette a posto tutte le cose!
Lettera firmata