Bisignano. L’immobilismo della Giunta Fucile, un Comune in stallo e una comunità delusa
Il Comune di Bisignano sta attraversando una fase di profonda stasi amministrativa sotto la guida del sindaco Francesco Fucile e della sua giunta. A metà mandato, i cittadini si trovano costretti a confrontarsi con una realtà amministrativa in cui l’immobilismo, la gestione inefficace delle risorse e un clima di favoritismi sembrano essere all’ordine del giorno. Nonostante le aspettative iniziali, il Sindaco e i suoi assessori non sono riusciti a imprimere alcuna svolta decisiva al paese, lasciando spazio a un generale malcontento tra i bisignanesi.
### Il ruolo del Sindaco Fucile: un impegno troppo timido
Fin dall’insediamento, il sindaco Francesco Fucile ha mostrato scarsa incisività nelle scelte politiche e amministrative, facendo ben poco per affrontare i problemi storici del comune. La mancanza di una visione chiara per il futuro di Bisignano si riflette nelle poche iniziative concrete messe in campo per lo sviluppo economico, turistico e culturale del paese. L’immobilismo è il marchio distintivo della sua amministrazione: tanti annunci, pochissimi risultati tangibili.
Un esempio emblematico è rappresentato dalla gestione del patrimonio pubblico e delle infrastrutture. Le strade cittadine versano in condizioni precarie, con buche e tratti dissestati che rendono la viabilità pericolosa sia per gli automobilisti che per i pedoni. A ciò si aggiunge l’assenza di politiche strutturali per il decoro urbano, che continua a peggiorare. Spazi verdi trascurati, scarsa illuminazione e una crescente percezione di degrado urbano rendono Bisignano un luogo sempre meno vivibile.
Il sindaco Fucile sembra inoltre adottare un approccio passivo verso le richieste dei cittadini, che lamentano l’assenza di dialogo e la mancanza di un piano per affrontare le emergenze sociali e economiche, come la disoccupazione giovanile e la fuga dei talenti.
### Assessori in affanno: personalismi e favoritismi
Un altro aspetto preoccupante dell’attuale giunta riguarda il comportamento degli assessori. Invece di promuovere il bene comune, spesso si assistono a iniziative che appaiono dettate più da interessi personali o di ristretti gruppi di potere, piuttosto che da una reale volontà di migliorare le condizioni del territorio. Alcuni assessori sembrano più interessati a mantenere le proprie poltrone e a gestire piccoli feudi personali che a lavorare per il bene della collettività. Accade di frequente che alcuni settori vengano privilegiati a scapito di altri, alimentando il sospetto che ci siano particolari favoritismi nel destinare fondi o nell’assegnare incarichi. Vedasi il campo estivo assegnato alla cooperativa di proprietà dei componenti del direttivo del movimento politico che sostiene l’assessore Nicoletti, al pari di tanti altri servizi all’interno del comune che hanno visto lievitare le spese rispetto al passato pur rimanendo la stessa qualità.
La mancanza di trasparenza nelle decisioni amministrative è un altro punto dolente. Le politiche adottate dalla giunta appaiono poco condivise e scarsamente partecipative, con scelte che talvolta sembrano fatte “dietro le quinte”, senza il coinvolgimento della cittadinanza o di tutte le forze politiche. Questo atteggiamento alimenta sfiducia nei confronti dell’amministrazione e mina ulteriormente la credibilità della giunta Fucile.
La deludente estate bisignanese: occasioni sprecate e tanto altro
Emblematico dell’inefficienza dell’amministrazione è stato il cartellone estivo del 2023, che ha deluso le aspettative di cittadini e visitatori. Mentre altri comuni limitrofi hanno saputo sfruttare la stagione estiva per attrarre turisti e valorizzare le proprie risorse, Bisignano ha offerto un programma scarno, disorganizzato e privo di vere attrattive. Gli eventi proposti sono stati di bassa qualità e hanno evidenziato la mancanza di una strategia culturale e turistica che potesse dare lustro al paese. Si è pensato solo ad incastrare eventi cuciti ad arte sulla stretta cerchia di amici del vice sindaco della quale si ricorda solo l’assunzione del marito dopo la sua elezione ( magia delle graduatorie di un concorso fra mille dubbi) e per i finanziamenti miseramente persi per manifesta incapacità.
Le manifestazioni estive, che in passato erano un punto di forza del comune e un’opportunità di promozione territoriale, basta ricordare i concerti storici tenutisi in onore di Sant’Umile negli anni passati. Si sono rivelate eventi marginali e poco coinvolgenti. La giunta Fucile ha dimostrato incapacità nell’organizzare eventi di richiamo, trascurando l’importanza di fare rete con altre realtà locali e provinciali per creare sinergie virtuose. Questa disorganizzazione non solo ha fatto sfigurare Bisignano, ma ha anche penalizzato gli operatori commerciali e turistici locali, che speravano in un afflusso di visitatori. Tutto questo mentre le attività commerciali sono agonizzanti.
### Agricoltura questa sconosciuta
L’agricoltura, tradizionalmente il cuore pulsante dell’economia bisignanese, è stata completamente ignorata dall’amministrazione Fucile. Nonostante l’importanza di questo settore per il sostentamento di molte famiglie e per lo sviluppo economico del territorio, nessuna iniziativa concreta è stata promossa per sostenere gli agricoltori locali, incentivare la modernizzazione delle imprese agricole o facilitare l’accesso ai fondi europei destinati al settore. Oltre alle parole nessun fatto se si esclude la pulizia di qualche collettore qua e là. L’assessore al ramo preso da mille impegni non riesce a mantenere gli impegni presi e anche questo settore sembra in affanno senza lasciare traccia.
###Servizi sociali al palo: disattenzione verso i più deboli, ma garanzie per gli amici
Anche i servizi sociali, un pilastro fondamentale per il benessere della comunità, soffrono gravemente l’inerzia dell’amministrazione. Le famiglie bisignanesi che si trovano in difficoltà economiche, gli anziani, i disabili e le fasce deboli della popolazione sono stati sostanzialmente abbandonati. Benchè l’assessore Balestrieri si appropria la paternità della “Carta Dedicata” con tanto di annunci sui social, questa è un servizio previsto dal Ministero e il suo assessorato lo gestisce soltanto, i pochi servizi offerti non sono sufficienti e l’amministrazione sembra ignorare le crescenti necessità della comunità. Non sono stati attivati programmi innovativi o di supporto sociale per i giovani disoccupati, né interventi a favore degli anziani che necessitano di assistenza. L’assessorato ai Servizi Sociali sembra esistere solo per iniziative che servono ad impegnare ed impiegare i componenti del gruppo politico del Megafono che esiste per proclami sui social, ma che di concreto produce le solite feste per autofinanziamento e conti presentati al comune esorbitanti.
Affari legali: gestione confusionaria e inefficace
Infine, l’ufficio affari legali del Comune di Bisignano. Attività zero, iniziative zero, un settore che sembra non esistere ma che per l’erario è presente eccome!! Diversi procedimenti legali sono rimasti bloccati o gestiti con grave inefficienza, con conseguenze pesanti sulle casse comunali e sull’immagine dell’amministrazione. L’incapacità di risolvere le questioni legali in tempi adeguati ha portato a un accumulo di contenziosi, che rallentano ulteriormente l’operato della macchina amministrativa. L’amministrazione Fucile si è dimostrata incapace di gestire in maniera rapida ed efficace le problematiche legali, esponendo il Comune a continui rischi finanziari e amministrativi. Anche in questo settore, la trasparenza è venuta a mancare, lasciando spazio a sospetti di gestione opaca e poco responsabile delle risorse pubbliche.
il resto dei componenti completamente non pervenuti. Si distinguono solo per la totale assenza di iniziativa e apatia totale tale da giustificare il taglio del numero dei componenti del futuro consiglio comunale visti i dati demografici che vedono Bisignano ormai sotto i 10.000 abitanti.
### Il futuro di Bisignano: serve un cambio di rotta
Se l’amministrazione comunale non prenderà atto della propria inefficienza e non cambierà drasticamente rotta, il rischio è che Bisignano si ritrovi ulteriormente isolata e priva di prospettive. È necessario che il sindaco Fucile e la sua giunta abbandonino l’attuale atteggiamento passivo e inizino a lavorare concretamente per il rilancio del territorio. Bisignano ha un potenziale immenso, con un patrimonio storico e culturale da valorizzare e una comunità che merita attenzione e rispetto. Occorre un piano di interventi chiaro e condiviso, che affronti le criticità strutturali, favorisca lo sviluppo economico e turistico e promuova una maggiore trasparenza e partecipazione nelle scelte amministrative. Solo così Bisignano potrà uscire dal pantano in cui si trova e iniziare a costruire un futuro migliore per tutti i suoi cittadini.










