Bollette, come cambiano gli aiuti con il nuovo decreto: bonus sociale con Isee a 15 mila euro e premi a chi consuma di meno

Il governo Meloni ha deciso che gli aiuti sulle bollette saranno prorogati a dopo il 31 marzo. Ma cambierà il sistema. Tra le misure allo studio, si va dal bonus famiglia che premia il risparmio, alla soglia per i crediti d’imposta, fino al nodo degli oneri di sistema. Il nuovo decreto è quasi pronto. Dovrebbe arrivare nel prossimo consiglio dei ministri, che dovrebbe riunirsi in settimana. O al massimo all’inizio della prossima, se dovesse slittare per gli impegni internazionali della premier attesa a Bruxelles per il Consiglio europeo. La logica dei nuovi aiuti sarà quella della selettività. Si valuta in particolare il rinnovo del bonus sociale con le attuali soglie Isee. Mentre per le imprese si studia un credito di imposta modulato sul prezzo del gas. L’idea è fissare una soglia oltre la quale lo sconto aumenta, mentre al di sotto non è previsto.

Bonus e incentivi

Per le famiglie, invece, come già annunciato dal ministro dell’economia Giancarlo Giorgetti, si pensa ad un bonus basato sui consumi. Ma incentivando il risparmio. Sulla misura si attende la proiezione di fattibilità di Arera. Per questo l’avvio potrebbe slittare al trimestre prossimo. Il Messaggero spiega oggi che il decreto si finanzierà con i risparmi dei vecchi incentivi. Che hanno avuto un utilizzo inferiore a quanto stanziato. Le risorse libere ammontano a 5-6 miliardi. Intanto ci sarà il ritorno dei cosiddetti oneri di sistema. Una reintroduzione, almeno parziale, sembra impossibile da evitare. Si tratterebbe comunque di una soluzione che garantirebbe uno sconto “simile” a quello attuale. Il prezzo del gas è sceso da 150 a 40 euro per megawattora. Così le bollette dell’elettricità dovrebbero scendere autonomamente del 20-25%. E quindi gli aiuti dovrebbero ridursi di una percentuale simile.

Il bonus e le tariffe dell’acqua

Per il bonus famiglie l’idea è quella di introdurre un meccanismo simile alle tariffe dell’acqua. Ovvero un prezzo al consumo base valido per tutti. E poi tariffe crescenti in base ai consumi. Ma ponderate rispetto al numero di componenti della famiglia. In questo modo si fissano delle soglie di consumo. Se vengono superate, il prezzo sale. In questo modo si dovrebbe incentivare il risparmio energetico. Ma si parla anche di un meccanismo premiale per chi non spreca. Magari garantendo l’azzeramento totale degli oneri per chi consuma di meno. Infine c’è il bonus sociale per le famiglie con un Isee inferiore a 15 mila euro. L’orientamento dell’esecutivo è quello di confermarlo.