Brunori Sas? Brunori Fast. Con dedica a Firenze

La grande festa rock al Mandela Forum dopo il successo di Sanremo con «L’albero delle noci»

Edoardo Semmola / CorriereTv

Brunori Fast. Corre come un forsennato rockeggiando e velocizzando ogni pezzo, dai vecchi ai nuovi, dalle ballate lente come Kurt Cobain ai giochi di prestigio linguistici e musicali de Il costume da torero, ai pezzi che già alla nascita avevano una marcia in più, rifatti col turbo.

È stato un Brunori Sas travolgente quello che ha abbracciato il Mandela Forum pieno fino al soffitto domenica sera. Il concerto nella “sua” Firenze, la città dove si è formato, è cresciuto, dove ha mosso i primi passi nel mondo della discografia, dove è nata la sua etichetta Picicca, è stata una festa in tutti i sensi.

I pezzi in scaletta sono passati da 23 a 24 perché all’ultimo ha voluto aggiungere la dedica: quel Lei, lui, Firenze unica traccia proveniente dal secondo album Poveri Cristi, che ha presentato come secondo bis «perché non sono in una città come le altre».

Il meglio della produzione brunoriana ha incontrato tutte le canzoni del nuovo album post Sanremo per quello che – dopo tante versioni teatrali, giocose, narrative – è diventato un vero caro vecchio classico concerto rock. In una parola: bellissimo ed elettrico

FIRENZE – LA NAZIONE – Brunori Sas ha incantato il Mandela Forum, con il suo canto e la sua fedele chitarra. Dal palco il pubblico ha sentito l’abbraccio del cantautore calabrese e della sua band grazie anche all’allestimento creato ad hoc. Una scenografia quasi teatrale ha fatto da sfondo all’attesissimo evento che ha registrato il tutto esaurito.

Prodotto da Vivo Concerti, il tour è stato di fatto la primissima occasione per ascoltare live -insieme ai grandi classici di una carriera lunga più di quindici anni – i brani del nuovo progetto discografico ‘L’albero delle noci’, pubblicato il 14 febbraio per Island Records e forte di debutto ai vertici delle classifiche Fimi e nella top10 degli album più ascoltati al mondo su Spotify. Proprio intorno al nuovo album è costruita la scaletta, un viaggio lungo 23 canzoni che abbraccia tutto il vecchio repertorio, riarrangiato per l’occasione con una band di 8 elementi – tra cui una piccola sezione fiati: Stefano Amato (basso elettrico, violoncello e mandola contralto), Dario Della Rossa (pianoforte, piano elettrico, sintetizzatori), Simona Marrazzo (voce, solina, percussioni), Mirko Onofrio (sax alto, flauti traversi, clarinetto basso, vibrafono, synth, cori), Max Palermo (batteria e percussioni), Luigi Paese (tromba e flicorno soprano), Gianluca Bennardo (trombone e flicorno baritono) e Lucia Sagretti (violino, viella, voce, theremin), con la direzione musicale di Riccardo Sinigallia.

Il tour continua con la tappa a Roma il 19 marzo al Palazzo dello Sport (sold out), passando per l’Inalpi Arena di Torino il 22 marzo, il PalaPartenope di Napoli il 26 marzo, l’Unipol Arena di Bologna il 28 marzo, e gran finale con la doppia data di Milano il 30 marzo (sold out) e il 31 marzo all’Unipol Forum.