Calabria 2019, i Cinghiali mettono all’angolo Occhiuto

Il giochino che fa il sindaco di Cosenza Mario Occhiuto (il “mi candido/non mi candido” alla Regione) solo da pochi è stato percepito anche perché in molti – e sono davvero tanti -credono che realmente il sindaco del “Modello Cosenza” sia fuori dai giochi per le Regionali 2019.

Infatti il “triangolo” Occhiuto Mario e Roberto e Jole Santelli altro non ha fatto in questo momento che abbassare i toni e lavorare sotto traccia. I continui attacchi delle televisioni nazionali alla spregiudicata gestione della città di Cosenza, il problema del buco di bilancio (che ormai conoscono bene anche nelle altre realtà della Calabria) e la vicenda Scopelliti hanno fatto riflettere i fratelli Occhiuto, che hanno deciso – a chiacchiere – per il momento di farsi da parte con – per di più – il problema non di poco conto dei fratelli Gentile alias Cinghiali che spingono per la candidatura di Piero Aiello, il quale conta in ogni provincia calabrese di appoggi e adesioni non di poco conto.

E così se a Cosenza gli Occhiuto e la Santelli soffrono e hanno carenza di uomini (e donne), a Catanzaro e Reggio Calabria le cose sicuramente non vanno meglio. Su Catanzaro l’ala dei Gentile-Cinghiali conta soggetti di spicco come in primis il sindaco Abramo ma anche il consigliere regionale Mimmo Tallini per finire a Baldo Esposito con l’aggiunta di importanti soggetti di area moderata come Talarico.

A Reggio addirittura sarebbe un plebiscito per Aiello e Gentile perché, oltre al senatore Siclari e al consigliere Nicolò ormai passato a Fratelli d’Italia, ci sarebbero pezzi da novanta come Bilardi, Nucera, Tripodi, Fedele, Imbalzano e l’ex deputato Nino Foti. Insomma, gli Occhiuto e la Santelli, nonostante l’impegno di Ciccio Cannizzaro, a Reggio faticano e pure molto a resistere. Ancora però ci sarà da attendere parecchio e la partita in molti giurano che si giocherà soprattutto a Cosenza e sarà fino all’ultimo colpo. Non escludendo nemmeno l’intervento della magistratura.