Calabria 2020, disastro M5s: attivisti chiedono espulsione di Parentela

“La campagna elettorale calabrese è finita con una tragica disfatta del M5S a causa, a nostro avviso, del coordinatore della campagna elettorale Paolo Parentela il quale, sponsorizzando il candidato civico Aiello Francesco calandolo dall’alto ben prima di conoscere se il movimento avrebbe partecipato alla competizione elettorale, ha creato una profonda spaccatura tra gli attivisti.

I dati parlano chiaro, dalla votazione su Rousseau è emerso un risultato che sanciva come ben il 47% avesse votato contro la candidatura di Aiello. Questo importante dato avrebbe dovuto suonare come un campanello d’allarme anche per le orecchie poco attente del Coordinatore Paolo Parentela il quale, a questo punto, avrebbe dovuto attivarsi per espletare i dovuti controlli sul candidato onde evitare che il movimento fosse esposto a critiche sia interne che esterne.

Infatti, poco tempo dopo, grazie ad un servizio giornalistico salta fuori il possesso di un immobile parzialmente abusivo da parte dell’Aiello. Su questo argomento c’è da dilungarsi per spiegare che non è un “semplice” ingiustificato abuso ma, per ordinanza del 1989, un immobile totalmente difforme rispetto alla concessione edilizia rilasciata.

Ad aggravare la posizione del prof. Aiello, tempo dopo, arriva la questione della parentela mafiosa. Il cugino del professore, deceduto circa 5 anni fa, risultava essere già stato coinvolto in ambienti mafiosi e condannato.

A riguardo preme ricordare che, nel 2016 nel comune di Cutro, il MoVimento 5 Stelle ritirò la lista poiché il candidato a Sindaco risultò avere il papà mafioso, morto 10 anni prima e con il quale non aveva rapporti addirittura da 20 anni! Sembra evidente che siano stati adottati due pesi e due misure o che in alternativa, cosa non meno grave, il MoVimento 5 Stelle non sia stato informato opportunamente della vicenda.

A completamento del disastro annunciato, non manca che un candidato presente nella lista M5s, da quanto pubblicato da alcune testate (http://www.iacchite.blog/politiche-2018-cosenza-regista-grillino-dai-mille-tentacoli/), sembrerebbe essere parente di un iscritto alla P2; le smentite del candidato non trovano conferma tanto che la stessa testata in un successivo articolo, rende noti tutti i dati relativi all’iscrizione del padre del suddetto candidato nella P2.

Ma la carenza di controlli da parte del coordinatore Parentela continuano con la candidata Alessia Bausone, già coordinatrice regionale PD della mozione Boccia e consigliere comunale con la “Lista Civica Klaus Davi Sindaco” nel comune di San Luca (RC) dimissionaria a Novembre 2019 per motivi personali. A nostro avviso, la candidata Bausone, è lontana dalle regole e soprattutto dai valori del M5S, ma ce la siamo ritrovata candidata su Rousseau e di conseguenza, per un pugno di voti, candidata regionale sotto il simbolo M5S.

Ci potremmo fermare qui, ma anche relativamente alla lista civica “Calabria Civica – Aiello Presidente” c’è stato un vero e proprio abbindolamento da parte di candidati, portavoce e collaboratori parlamentari del M5S in quanto hanno proceduto alla raccolta delle firme, necessarie per la presentazione della suddetta lista civica, facendo credere ai cittadini che servissero per presentare la lista del M5S, cosa non vera in quanto il M5S, avendo la rappresentanza in Parlamento, non ha bisogno di raccogliere firme.

Il Coordinatore Parentela ha anche permesso che la suddetta lista civica fosse composta anche da attivisti M5S rischiando, così, di far perdere voti alla lista del M5S.

Come se non bastasse, alcuni Portavoce calabresi del M5S hanno sponsorizzato candidati della lista “Calabria Civica – Aiello Presidente”, senza che da parte del coordinatore ci siano state rimostranze a riguardo

Da quanto sopra esposto, appare in tutta la sua evidenza la superficialità e l’incapacità del coordinatore nell’effettuare le dovute verifiche a tutela del M5S esponendolo, così, a divisioni interne e attacchi da ogni parte.

Nonostante la richiesta di presa di distanza da questi candidati, il coordinatore ha ugualmente deciso di portare alla disfatta elettorale il MoVimento 5 Stelle in Calabria con il tacito e negligente consenso dei Portavoce che hanno perseguito, imperterriti, questo evidente e disastroso disegno sfociato inevitabilmente nel noto risultato elettorale.

Vogliamo ricordare che ben prima della campagna elettorale, attraverso diversi comunicati, è stato chiesto dagli attivisti un incontro per scegliere collegialmente l’iter da seguire per la scelta del Candidato Presidente. Tale richiesta è stata totalmente disattesa dal coordinatore, violando così l’art. 3 comma 2 del codice etico che tra gli obblighi recita: “a mantenere una relazione con gli iscritti tramite il recepimento delle ragionevoli proposte dai medesimi formulate durante l’arco del mandato elettivo”.

Se il coordinatore avesse scelto di ascoltare la base, molte situazioni imbarazzanti per il MoVimento 5 Stelle si sarebbero potute evitare ottenendo, magari, un risultato migliore.

Per quanto avvenuto in questa campagna elettorale abbiamo chiesto allo staff del Movimento 5 Stelle l’espulsione del coordinatore della campagna elettorale Paolo Parentela, il quale, con i risultati raggiunti e il comportamento tenuto, si è dimostrato inidoneo a ricoprire incarichi, ma soprattutto non rispettoso delle regole del MoVimento 5 Stelle”.

Lo scrivono gli attivisti Salvatore Bellanza, Renato Bruno, Mariagrazia Carlini, Giuseppe Caroprese, Costantino Crupi, Leonardo D’agostino, Paolo Gallo, Angelica Intrieri, Maria Oriolo e Gabriele Sangineto.