Pietro Molinaro resta consigliere regionale della Lega. Dopo la giunta delle elezioni, anche il Tribunale civile di Catanzaro ha respinto il ricorso di Luigi Novello, primo dei non eletti nelle elezioni di gennaio che invocava il seggio per se confutando l’eleggibilità di Pietro Molinaro.
La notizia è stata pubblicata dallo stesso Molinaro con un duro comunicato nei confronti di Novello, anche se non lo nomina mai, in cui l’esperto di carne “olandese” parla di “interpretazioni fantasiose… con un livore inconsueto, quasi un’ossessione”.
Molinaro, nella sua nota continua:”Ho assistito, senza mai commentare, ad un’escalation di dichiarazioni e interviste che sono giunte a voler condizionare in modo assurdo anche gli organi esecutivi, legislativi e di controllo della Regione Calabria” e conclude in maniera ancora più pesante “Non provo rancore verso nessuno bensì compatisco le miserie umane che a volte fanno perdere la bussola”. Questo il pensiero di Molinaro, al netto delle bistecche dei “Paesi Bassi”.
Anche lo sconfitto Luigi Novello, leghista “mascherato”, ha pubblicato una nota sulla sua pagina Fb dove conferma la sconfitta sottolineando più volte che si tratta di una “prima” sentenza lasciando intendere l’intenzione di andare avanti con il ricorso in appello “pur augurando al consigliere Molinaro buon lavoro”.
La disputa tutta leghista sembra dalle parole di Novello non essere terminata ieri, 10 agosto 2020, vedremo cosa ci riserverà il futuro, nel frattempo il 20 settembre ci saranno le elezioni comunali a San Lucido dove Novello è candidato a sindaco in contrapposizione ad una coalizione progressista guidata da Cosimo De Tommaso. Di queste riprenderemo a scrivere appena verranno ufficializzate le liste, qualche giorno dopo Ferragosto. Intanto godiamoci questo massacro della Lega del Cazzaro verde e dei suoi seguaci, chi con la maschera e chi senza.