Calabria 2021. Adamo&Ventura, la cupola degli appalti è uno schiaffo all’onestà

Chissà cosa avrà pensato Nicola Gratteri quando dal cilindro magico di Nicola Adamo è uscito fuori il nome di Maria Ventura, sorella di Pietro e di fatto numero uno di quella cricca di massomafia e malaffare che è l’azienda “Francesco Ventura costruzioni ferroviarie Srl”, avamposto di illegalità fin dagli anni Ottanta quando il Patriarca riciclava i soldi sporchi del clan Muto “girandoli” in assegni al figlio del magistrato corrotto Luigi Belvedere.

Eppure, soltanto fino a pochi anni fa i nomi che formano la “cupola” degli appalti massomafiosi della Calabria erano scritti a caratteri cubitali su tutti i media di regime, anche quelli che oggi sponsorizzano sfacciatamente Roberto Occhiuto mascherandosi dietro la sagoma di “macchietta” inconsapevole della massomafiosa che si atteggia a “Marcegaglia” dei poveri, la signora Ventura.

Secondo Gratteri questa cupola era composta da sei “pezzi da novanta” tra i quali anche Pietro Ventura in rappresentanza della sorella massomafiosa e del padre venduto al clan del re del pesce. Poi ci sono Zinno e Lo Feudo, colletti bianchi al servizio della massomafia ormai da decenni, un altro imprenditore, tale Rocco Borgia ma soprattutto il solito Nicola Adamo. A dire il vero, in questa cupola c’era anche Mario Oliverio ma Palla Palla, una volta disarcionato dal cavallo della Regione e non ricandidato, ha chiarito subito, al contrario di Capu i liuni, che lui con questa Ventura non vuole averci niente a che fare. Ed è davvero la cartina di tornasole di quanto possano essere schifosamente forti certi poteri.

Ma torniamo alla cupola e rinfreschiamoci la memoria.

“… Adamo, Oliverio, Zinno, Lo Feudo, Ventura, Borgia – si legge nell’avviso di chiusura indagini che ha portato al processo – sono accusati per avere promosso, organizzato, costituito, diretto o comunque fatto parte di un’associazione per delinquere con lo scopo di commettere una serie indeterminata di delitti contro la Pubblica amministrazione e nello specifico dei delitti di turbata libertà degli incanti, di corruzione propria aggravata, di traffico di influenze illecite, di abuso in atti d’ufficio, di frode nelle pubbliche forniture…

NICOLA ADAMO, in qualità di promotore ed organizzatore, supervisiona, coordina e dirige le attività dell’associazione, ancorché attualmente non ricoprente incarichi pubblici, cariche elettive e/o istituzionali, ma nella sua persistente veste di esponente politico di rilievo nella Regione Calabria (già deputato della Repubblica Italiana fino al giugno 2006 e vicepresidente della Regione Calabria fino all’aprile 2009) è il punto di riferimento costante per gli altri associati nonché elemento di raccordo tra esponenti politici, amministratori pubblici ed imprenditori privati, in ordine agli sviluppi delle più importanti procedure di gare pubbliche bandite dalla Regione Calabria e di interesse dell’associazione nonché alle vicende politiche e istituzionali correlate alle stesse.

Determina le principali scelte politico-amministrative regionali di interesse per l’associazione attraverso la propria esclusiva influenza sul presidente della Giunta regionale in carica Gerardo Mario Oliverio del quale è consigliere di fatto e suggeritore delle principali strategie.

E’ in continuo e costante contatto con dirigenti regionali ed amministratori pubblici (in particolare con Zinno e Lo Feudo) al fine di conoscere i dettagli delle procedure di gara pubbliche di interesse, veicolare le determinazioni amministrative di merito, assicurare che le medesime gare pubbliche si sviluppino secondo i progetti dell’associazione e vengano aggiudicate agli imprenditori facenti parte dell’associazione o comunque graditi alla stessa.

Si attiva per far ottenere ai suoi uomini di fiducia la nomina in posti strategici delle amministrazioni pubbliche regionali e locali; presenzia agli incontri tra amministratori pubblici ed imprenditori privati funzionali all’aggiudicazione delle gare pubbliche.

GIUSEPPE LO FEUDO, in qualità di organizzatore, gestisce le principali attività dell’associazione; nella sua qualità di direttore generale di Ferrovie della Calabria è l’imprescindibile elemento di collegamento tra gli associati di parte pubblico-istituzionale (Adamo, Oliverio, Zinno) e gli operatori economici di settore (in particolare Ventura, Borgia e Trifirò) partecipanti e beneficiari delle condotte di turbativa nelle procedure di gara pubbliche; in tal senso promuove e organizza incontri, favorisce la circolarità di informazioni, indirizza suggerimenti tecnici, sempre allo scopo di assicurare l’attivazione delle procedure di gara e di mantenere il controllo in capo all’associazione sulla realizzazione delle principali opere pubbliche di interesse regionale.

PIETRO VENTURA, in qualità di partecipe è l’imprenditore di pronta disposizione per l’associazione e quindi il contraente privilegiato e beneficiario delle principali commesse regionali in ambito ferroviaria; nella sua qualità di socio e rappresentante della Francesco Ventura Costruzioni Ferroviarie Srl è costantemente coinvolto dagli associati (soprattutto per il tramite di Lo Feudo) nei progetti e nelle iniziative del gruppo in riferimento alle opere pubbliche ed alle nomine istituzionali; favorisce e partecipa agli incontri con gli associati, offre “cene di lavoro” e promuove eventi sia nell’obiettivo di contribuire a finalizzare gli interessi dell’associazione nelle fasi di aggiudicazione delle gare pubbliche sia al fine di ottenere un tornaconto economico in favore dell’impresa a lui riconducibile.

E c’è qualcuno che ancora chiude gli occhi…