di Giuseppe Passavanti
Confesso di non frequentare più gli appuntamenti estivi, in specie quelli teatrali ma trovo il teatrino della politica regionale assolutamente spassoso, con tragicommedie diuturne alla cui visione Totò si sbellicherebbe dalle risate.
Andiamo con ordine: l’evidenza pubblica lanciata dal Piddì, ha ricevuto alcuni curriculum, veramente uno! La candidata, però ha fatto un passo di lato, come nella mazurca di periferia; ed ecco apparire la sosia di Tom Cruise che si dice fatta per la missioni impossibili ed ha ragione, perché nonostante il suo valore di scienziata, non credo possa avere molte possibilità, perché la vedo assai dura spiegare ad un compagno (?) di Bocchigliero o di Rossano, chi deve votare e sulla base di quale esperienza politico-amministrativa.
In verità la dottoressa Bruni una mano la potrebbe dare a molti della coalizione ma sarebbe una consulenza professionale, vista la sua specializzazione sull’Alzheimer… e chissà che non riuscirebbe a far ricordare a qualche dirigente di centrosinistra (?) che un partito popolare ha le sue ragioni e le sue radici nel rapporto con la gente, nel capirne i bisogni, nell’interpretarne le necessità ecc. ecc.
Dia una mano dottoressa, anche a qualche consigliere regionale a vita (sì, come i senatori), gli faccia capire che l’avversario non è De Magistris che ha raddrizzato il Comune di Napoli, ma il germano di un sindaco che ha portato il suo Comune al dissesto finanziario. Spieghi a Leu, che l’appoggerà, che appena sentiamo il nome Speranza, tocchiamo ferro, per le catastrofi commissariali che ha combinato, per il nulla sanitario di commissari postulanti il bacio interruptus ai 14 minuti e via dicendo.
Spieghi, in qualche seduta, che da troppo tempo il Piddi replica lo stesso spettacolo, con la regia degli stessi personaggi, supportati da aiuto registi, quelli sì importati, eletti e mai più rivisti. Dica a Boccia che i sindaci sono incazzati neri per un recovery che non porta nulla, in Calabria specialmente, che lascia una ionica nuda e cruda, senza vie di comunicazione, senza presidi di giustizia, senza una presenza adeguata di forze dell’ordine a fronte di una recrudescenza dei fenomeni criminali che ci spaventa tutti.
Per il resto non posso augurarle il canonico in bocca al lupo, perché è circondata da soggetti alla cui vista il lupo se la darebbe a gambe levate. Mi creda, lotti per la scienza e lasci stare questa politica che non ha più demarcazioni ideologiche e reali. Draghi ne è l’esempio in superficie, da noi i politici hanno tutti il brevetto da sub. Buona fortuna.