A poche ore dalla presentazione delle liste per le amministrative del 10 giugno 2018, a Castrolibero scendeva in campo direttamente l’allora consigliere regionale in carica Orlandino Greco. L’ex sindaco aveva deciso di candidarsi nella lista a sostegno del primo cittadino uscente Giovanni Greco, suo fedelissimo. E aveva motivato questa scelta preoccupato da quanto stava avvenendo per l’aggregazione “politica” che si stava formando per la candidatura a sindaco di Francesco Calvelli, appoggiato apertamente dal Cinghiale (Tonino Gentile) e dal suo alleato Generale (Graziano), dal Maialetto (Carlo Guccione) e dal pallone gonfiato (Fausto Orsomarso). Oltre che da Aldo Figliuzzi, ex amico di Orlandino, che poi si era fatto “comprare” dal Cinghiale.
Persistendo poi lo stallo anzi le divisioni all’interno del M5s, destinato alla presentazione di una lista che più debole non si può, Orlandino aveva deciso di rompere gli indugi denunciando la manovra.
“I marziani alla conquista del Castro – aveva sintetizzato -: mi candido per fermare Il maldestro tentativo di occupazione. Alcuni tra i più ‘noti’ politici dello scenario calabrese stanno lavorando di concerto per invadere Castrolibero attraverso scellerati patti elettorali che guardano oltre le amministrative di giugno, non di certo ispirati da motivazioni territoriali o progetti per la comunità, che i nostri cittadini non possono e non devono subire. Castrolibero non sarà mai merce da baratto per chi ambisce agli alti scranni della politica regionale e nazionale. Castrolibero non lascerà spazio a consiglieri regionali, ex consiglieri regionali e deputati ex sottosegretari che pensano di piazzare “bandierine” su un territorio libero da ogni forma di sudditanza. Castrolibero è la nostra storia, il nostro passato e il nostro destino. Tutte queste ragioni oggi mi impongono di scendere in prima linea e candidarmi a consigliere comunale al fianco del sindaco Giovanni Greco nella squadra di Rinascita Civica”.
Questo accadeva nel 2018. Tre anni dopo, anno del signore 2021, Giovanni Greco, il sindaco-prestanome o pupazzo di Orlandino si candida alla Regione nella lista di Forza Italia a braccetto con Katya Gentile, la figlia di Pino, della famiglia dei Cinghiali o magari – per dirla alla Orlandino – dei marziani… E pochi mesi fa – udite udite – nella lista di Orlandino, che si ricandidava e poi tornava con percentuali bulgare sindaco di Castrolibero, indovinate chi c’era? Nienteopodimenoche… Aldo Figliuzzi, prima compagno, poi nemico e adesso di nuovo “compagno” ma forse sarebbe meglio dire “camerata”. Evidentemente Orlandino non aveva più paura degli alieni… Ma non è ancora finita. A poco più di sei mesi da quelle elezioni oggi si apprende che Orlandino s’è buttato con… la Lega. Evidentemente oltre che a braccetto coi cinghiali adesso va a braccetto pure con i razzisti alla faccia del suo tragicomico “meridionalismo”. Un voltagabbana ca fa venì u vuammicu (il vomito). Con decenza parlando.