Calabria 2021. Oliverio in campo per la ricandidatura: “Sbaglia chi pensa che io stia scherzando”

Mario Oliverio fa sul serio e accelera sul progetto della ricandidatura a governatore. La macchina organizzativa è al lavoro per definire i dettagli del progetto politico guidato dall’ex parlamentare diessino. «Se pensano chi io stia scherzando – attacca Oliverio – o, peggio ancora, che stia facendo tutto questo per strappare una rendita contrattuale, allora vuol dire che gli amici del Pd non hanno capito nulla». A 68 anni la voglia di combattere non è tramontata. Prova ne è il tour calabrese per presentare il suo libro. L’ultima uscita, ieri sera, a San Marco Argentano. Altre tappe sono previste nei prossimi giorni nel Catanzarese e nel Reggino. La sostanza è che Oliverio si sente pienamente in corsa benché non abbia chiuso la porta al dialogo con il centrosinistra classico. Saranno almeno tre le liste al suo fianco, capeggiate e ispirate da un mix di giovani e politici navigati. Si vocifera del sostegno di vecchi compagni del calibro di Bruno Censore e Peppe Bova. E poi ancora diversi amministratori locali. In ogni caso, sarà una rivincita dopo l’esclusione dalla competizione del 2020 decisa dai vertici dem.

L’obbligo di dimora (poi revocato dalla Cassazione con la motivazione che c’era “un chiaro pregiudizio accusatorio e non c’erano indizi di colpevolezza”) nell’ambito dell’inchiesta “Lande desolate” su corruzione e appalti è l’occasione per imporre al governatore uscente un passo indietro in nome del famoso rinnovamento e della necessità di “creare una coalizione competitiva” perché “Oliverio non unisce”. Il resto è storia nota: il candidato individuato, Pippo Callipo, perde nettamente le elezioni e, dopo pochi mesi, lascia lo scranno in Consiglio. “Mi hanno voluto cancellare – dice Oliverio – con metodi stalinisti, senza motivazioni. Ma io non mi rassegno a lasciare la Regione in mano al ticket Occhiuto-Spirlì. Entro fine mese presenteremo l’impianto delle liste e poi, ad agosto, ci dedicheremo alla raccolta delle firme e alla definizione del programma”.