Calabria 2021. Sasà Albanese: “Per Lucano parla la sua storia, per Tansi la sua doppiezza”

dalla pagina FB di Sasà Albanese

Carlo Tansi abbandona la coalizione con De Magistris presidente. Peccato, poteva essere uno dei protagonisti per cambiare il destino di questa regione. Se solo si fosse limitato a mettere al servizio, di un progetto collettivo, le sue competenze. Ma uno smisurato egocentrismo lo ha reso vittima di sé stesso, divenendo di fatto uno strumento della conservazione dell’esistente. Ma la cosa grave di questa misera vicenda sono le motivazioni addotte per rompere con la coalizione, una serie di pretesti banali da una parte e gravi e contraddittorie dall’altra. Non ha rotto su scelte che riguardano il futuro di questa regione, del tipo: Ponte sì, Ponte no’. O altri temi ancora che determineranno il destino di questa terra.

Ha rotto su banali e misere questioni di protagonismo e visibilità per poi portare l’affondo sul nome di Mimmo Lucano, presentato come candidatura inopportuna ed indigesta facendo così trasparire il suo animo giustizialista. È bene che sappia che ad oggi Mimmo Lucano è incensurato, ed è lo stesso a cui ha chiesto di candidarsi con lui. Mimmo Lucano è sempre quello che lui ha corteggiato da quando si è candidato la prima volta. Quello a cui, Tansi, mandava, fino a l’altro giorno, messaggini di affetto e cuoricini. Io capisco che la storia e lo spessore di Lucano lo spaventano. Per Mimmo parla la sua storia, una storia di coraggio al servizio degli ultimi, vissuta con modestia ed umiltà. Per Tansi parla la sua doppiezza.

Attacca Lucano perché gli chiede che pensa di Oliverio ma non c’è mai stata l’ipotesi di un’alleanza con Oliverio, né mai Oliverio ha mostrato questo interesse. Tansi grida ai quatto venti che Oliverio è uno dei vertici del Put (partito unico della torta). Peccato che Mimmo e chi sta con lui non ha mai preso parte a quel tavolo dove si tagliava la torta. Tansi, dopo anni di sua collaborazione alla Provincia di Cosenza guidata da Oliverio e poi come capo della protezione civile alla regione sempre guidata da Oliverio, forse una riflessione più seria dovrebbe farla. Ma probabilmente lo scopo vero di Tansi, consapevole o meno, è quello di far vincere le destre. Come nel miglior “GATTOPARDO” si grida al cambiamento per non far cambiare nulla.