Calabria 2021. Si allarga il partito trasversale: adesso Tansi elogia gli Occhiuto!

Salvo improbabili imprevisti dell’ultima ora, possiamo tranquillamente dire che ce l’abbiamo fatta: l’impresentabile Roberto Occhiuto è il candidato del centrodestra. Una figura che si presenta da se e che tutti i calabresi, amici e nemici, conoscono. La sua appartenenza allo stantio ceto politico calabrese è vecchia di 30 anni, dieci dei quali trascorsi in Regione dove, a detta di Katya Gentile, il suo segretario applicava “una tassa” del 20% per ogni pratica portata a buon fine. Occhiuto è tra i responsabili, insieme a Scopelliti, della chiusura di 18 ospedali pubblici, per favorire gli amici degli amici e i tanti consiglieri proprietari di cliniche private, e della sua attività politica da parlamentare in Calabria non c’è traccia. Roberto Occhiuto rappresenta, in tutto e per tutto, la vecchia malapolitica responsabile di tutti i guai dei calabresi. Il personaggio giusto a cui affidare gli interessi privati delle tante lobby masso/mafiose che in questa campagna elettorale lo sosterranno. Insomma, un personaggio che una comunità civile, e culturalmente avanzata non voterebbe mai.

Ed è quello che ci aspettiamo dai calabresi, anche da quelli che si sentono vicino alle idee del centrodestra. Di persone per bene il centrodestra è pieno, ma i big hanno scelto Occhiuto proprio per tutte queste sue “qualità”, affidandogli un compito ben preciso: garantire a tutto il popolo delle clientele la continuazione del magna magna. E per meglio capire che tutto ciò che scriviamo è la pura e semplice verità, basta chiedersi: ma se in 30 anni di politica Roberto Occhiuto non ha mai fatto niente per i calabresi, perché dovrebbe iniziare proprio adesso? Da dove gli arriva tutto questo amore che non ha mai dimostrato prima? Ognuno può farsi la propria idea.

A sostenere Roberto Occhiuto, non solo gli apparati masso/mafiosi e le decine di migliaia di calabresi – ai quali non importa nulla se ha chiuso 18 ospedali ed ha costretto i calabresi, compreso loro stessi e i loro parenti, a pagarsi le cure di tasca propria – ma come vi avevamo anticipato, tutto il partito trasversale che rema contro l’affermazione di De Magistris, Tansi compreso. Già, proprio lo stesso Tansi che ce l’ha a morte con il partito del PUT, partito unico della torta, dal quale, dopo la rottura con De Magistris, tira fuori proprio i fratelli Occhiuto, gli ex datori di lavoro del suo spin doctor Luigi Vircillo, lasciando dentro al PUT solo il Pd e qualche altro. Come mai Tansi ha deciso di fare un endorsement a Roberto Occhiuto? Eppure fino a qualche giorno fa non ne parlava tanto bene dei fratelli Occhiuto che facevano parte, a pieno titolo, del suo PUT. Cosa gli ha fatto cambiare idea?

Ora, onde evitare spiacevoli equivoci o fraintendimenti, riportiamo testualmente le sue parole rilasciate durante una intervista nel corso della quale lo stesso riconosce, dopo anni di critiche selvagge, qualità ai fratelli Occhiuto mai riconosciute prima. Dice Tansi: “Roberto Occhiuto non ha fatto moltissimo per la Calabria (ergo: se non ha fatto moltissimo vuol dire che ha fatto molto, chiediamo a Tansi di fare un elenco delle cose realizzate da Roberto, ndr) a differenza di suo fratello Mario che a Cosenza credo abbia realizzato molti obiettivi… e Cosenza è diventata una città che non ha niente da invidiare a molte città del nord”.

Restando sempre sul tema politico viene da chiedersi: ma Tansi lo sa (ceeerto che lo sa… chissà perché in questa intervista non lo sa più?) che Mario Occhiuto è “titolare”, al momento, di ben 3 rinvii a giudizio (uno ad opera della Dda di Roma) per gravi reati, e che l’unica grande opera che ha realizzato a Cosenza, piazza Fera, oltre ad essere stata sequestrata dal suo amicone Gratteri è anche oggetto di alcune inchieste della Dda di Catanzaro dove Mario Occhiuto è chiamato in correità da diversi pentiti di ‘ndrangheta?

Ma la cosa più grave che Tansi non dice nell’elogio a Mario Occhiuto – anche qui fa finta di non ricordare le critiche da lui mosse all’amministrazione Occhiuto, non a caso è risultato il più votato nella città di Cosenza alle ultime regionali –  è che il Comune di Cosenza amministrato da Mario Occhiuto è stato dichiarato ufficialmente “fallito” con un buco di 350 milioni di euro. È forse questo, visto l’elogio, il modello amministrativo che Tansi intende portare alla regione?

Chiediamo questo a Tansi solo per capire: dove sta la differenza tra gli avvisi di garanzia o i rinvii a giudizio che riguardano Nicola Adamo, Oliverio, Tallini, che gli permettono di dire di tutto e di più nei riguardi di questi personaggi e gli avvisi di garanzia e i rinvii a giudizio di Occhiuto? Qual è il metro di “giudizio” usato da Tansi, al netto del cambio di parere repentino che merita una riflessione a parte, in questa occasione? Perché ciò che vale per il Pd non vale più, come ha sempre sostenuto lui attraverso l’uso del PUT, per Roberto Occhiuto?

Le nostre sono domande di squisita natura politica, scaturite dalle dichiarazioni di Tansi, che accusava Lucano di volere Loiero, candidato alle regionali, e non hanno nessun altro significato se non quello di meglio comprendere il perché di questo cambio di parere, che resta legittimo, ma che, secondo noi, merita una spiegazione.