Occhiuto o Tridico, non è questo il dilemma.
In Calabria i programmi elettorali hanno lo stesso destino dei bugiardini delle medicine: tutti li buttano senza leggerli. Qui non si vota per le idee, ma per la capacità del candidato di trasformarsi in ’mmasciataro di fiducia. Altrove la gente vota per cambiare il mondo, qui per cambiare la lampadina dell’androne. Perché il voto, da queste parti, non è scelta politica ma transazione privata: chi ti garantisce la scorciatoia più comoda, chi ti porta la ’mmasciata più convincente. La democrazia diventa così ’mmasciata: chi promette più favori, chi garantisce più scorciatoie. Nessuno sfoglia programmi, al massimo si controllano i cognomi: per capire chi ha amici in comune.
Così, per dare voce al popolo, abbiamo fatto quello che nessun istituto di sondaggi osa: scendere nelle viscere di un condominio calabrese e porre, piano per piano, non la domanda inutile “chi preferite tra Occhiuto e Tridico”, ma quesiti veri, quelli che contano nella vita quotidiana: chi vi trova ’na fatica, chi vi risolve la ’mmasciata, chi l’ha sparata più grossa, chi vi porta dal dottore senza farvi scendere quattro piani di scale. Da qui siamo partiti per elaborare il nostro scientificissimo sondaggio, rivolto a un campione accuratamente selezionato nel condominio di zia Maria, scelto per età, religione, appartenenza politica e gusti sessuali. Il terzo candidato non l’abbiamo preso in considerazione.
Siamo partiti dal sottoscala, dove abita una famiglia di filippini. A loro abbiamo chiesto: “Chi è per voi il candidato che finora l’ha sparata più grossa?”
Il 52% ha risposto Occhiuto, con la promessa di dare 100.000 euro a chiunque vada a vivere in un paese calabrese. Il 47% ha risposto Tridico, con la promessa del reddito di dignità per tutti i disoccupati. L’1% ha tagliato corto: “No, signole, non c’è, tu chiamale dopo”.
Al primo piano, tre famiglie di disoccupati cronici ci hanno accolto senza nemmeno farci bussare. A loro abbiamo chiesto: “Secondo voi, e chi più di voi può dirlo, chi tra Tridico e Occhiuto è in grado di trovarvi, una volta per tutte, ’na fatica?”
Non abbiamo fatto in tempo a finire la frase che un 80% si è lanciato in imprecazioni irripetibili contro Occhiuto e tutta la politica calabrese. Un 18% ha indicato Tridico: “almeno lui un modulo da compilare, sti uffici uffici, ce lo trova sempre”. Il restante 2% non ha risposto: non c’era nessuno in casa.
Salendo al secondo piano, ci ha accolto la paranza mafiosa al completo. A loro abbiamo domandato: “Secondo voi, dall’alto della vostra esperienza, cosa distingue Tridico da Occhiuto e viceversa?”
Il 95% ha risposto senza esitazione: “Nessuna differenza. Per noi sono tutti e due buoni amici. Anche se Tridico non lo conosciamo personalmente come Occhiuto, attorno a lui ci sono buoni amici. E gli amici degli amici, per noi, sono nostri amici”. Il restante 5% ha liquidato la faccenda con un secco: “Ma vua i cazzi vuastri un vi faciti mai?”
Arrivati al terzo piano, abbiamo bussato alla porta della coppia gay. A loro abbiamo chiesto: “Secondo voi, tra Occhiuto e Tridico chi è più bravo a sbrigare ’mmasciate?”
Il 70% ha scelto Occhiuto: “è l’esperienza che fa la differenza, e gli Occhiuto su questo sono forti”. Tridico raccimola un 28%, sostenuto dalla sua componente ’mmasciatara: tutta la franzamaglia del PD e i riciclati. Gente che non mira a vincere, ma a entrare in consiglio: una volta dentro, le divergenze spariscono e la fetta del bottino arriva comunque. L’1,2% ha risposto “non so”, e lo 0,8% ha tagliato corto: “tra tutti e due un si vota u riastu”.
Infine, al quarto piano, abitato per lo più da persone bisognose di cure mediche, abbiamo chiesto: “Siete soddisfatti della sanità calabrese e cosa chiedete ai due candidati alla presidenza della Regione in materia di sanità?”
Il 98% ha risposto: “Sì, ci troviamo bene, anche perché la palazzina dove abitiamo si trova muru e muru ccu ru spitali. Meglio di così. Per noi non ci sono migliorie da apportare. Occhiuto, con la nostra palazzina, ha fatto un buon lavoro.”
Il restante 2% ha invece posto un’unica richiesta: aprire un varco nel muro del salotto, che confina direttamente con il reparto di geriatria, così da evitare agli anziani il calvario delle scale quando l’ascensore — quasi sempre — non funziona.
E non poteva mancare la soffitta, dove da almeno dieci anni si nasconde una centrale segreta dei servizi segreti deviati. A loro abbiamo chiesto: “Esistono più dossier su Roberto Occhiuto o su Tridico?”
L’80% ha risposto Occhiuto, il 15% Tridico e il restante 5% ha avvertito: “Stativi accurti ca mo i dossier i facimu puru supra a vvua.”
Totale condominiale
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Occhiuto: 73%
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Tridico: 25%
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Astenuti / altri: 2%
Occhiuto o Tridico, non è questo il dilemma. Il vero dilemma, in Calabria, è sempre lo stesso: a chi bussare per la ’mmasciata. E non c’è dubbio, dal risultato del nostro super scientifico sondaggio, che è alla porta di Occhiuto che bisogna bussare.









