Cetraro è il luogo dove il trasversalismo regionale ha avuto respiro corto. In un accordo tra il Gallo cedrone e Mimmo Bevacqua Chiù Chiù nei mesi passati si era tentato di mantenere in piedi la giunta Cennamo addirittura nominando due assessori esterni, uno di Rende e uno di Cosenza, che rispondevano ai due consiglieri regionali.
Questo atto di arroganza fu stroncato e, mandato a casa Cennamo, i cittadini hanno eletto sindaco a furor di popolo Peppino Aieta. Il quale, comparendo e scomparendo a fasi alterne continua a lanciare messaggi. È il caso di questo pomeriggio quando Pasquale Tridico, candidato del campo largo, è arrivato davanti all’ospedale di Cetraro. Ad attenderlo, a parte qualche candidato c’era solo qualche ex amministratore in bassa fortuna come l’ex sindaco Ermanno Cennamo. Una tristezza infinita, vedere un candidato a presidente di Regione parlare senza platea. Tridico ha parlato del fallimento della Sanità proprio davanti un luogo simbolo che è l’ospedale di Cetraro. E lo ha fatto davanti all’ex sindaco di Cetraro che in questi anni ci ha raccontato delle prodezze di Roberto Occhiuto proprio nel campo della sanità e in particolare proprio a Cetraro.
Nell’imbarazzo totale si è consumata, dunque, un’iniziativa che avrebbe meritato di evitare una brutta figura per le scarse adesioni. Ma la vera notizia che giunge ad aggravare la situazione, è la pesante assenza del sindaco Giuseppe Aieta. Furbo com’è avrà sicuramente previsto la scarsa partecipazione e si è guardato bene dal partecipare. D’altra parte pare che questa iniziativa non fosse neanche concordata con Peppino il furbacchione ma con quegli sfigati del PD. La vicenda di Cetraro, che comunque è uno dei Comuni più importanti del Tirreno Cosentino, aggrava ancora di più gli equilibri politici in quanto i sindaci della fascia costiera sono quasi tutti schierati con Occhiuto. Laddove poteva esserci una trincea di resistenza, la si è fatta cadere sotto i colpi del dilettantismo organizzativo.









