Calabria 2025. Stanno guidando Tridico contro un muro (di Gioacchino Criaco)

Stanno guidando Tridico contro un muro

di Gioacchino Criaco

Forse l’accordo è a perdere, Tridico sa bene quello che fa. Tutto è finto, lui ha solo scherzato.
Forse Tridico non ha capito, quello che i calabresi vedono materializzarsi con orrore: un feudo di sinistra (finta ovviamente) che porta in carrozza un feudo di destra(vera) e costruisce poltrone per le colonne di rincalzo, una barzelletta strepitosa, poi, la presenza dei calendiani sconfessati da Calenda.

Qualche bella faccia in posizione d’ineleggibilità giusto per celare il veleno. L’esclusione viso per viso dei cuori puri che sono stati adescati giusto perché non presentassero liste autonome, scaricati sull’altare.
Forse Tridico in buona fede si fida ciecamente di chi gli è stato assegnato come guida per orizzontarsi fra i tranelli del Levante.

Forse non vede che lo stanno portando a 200 all’ora contro un muro. Sarà l’ultima delle promesse tradite rifilate ai calabresi, che quasi quasi avevano abboccato, che se ne stanno andando a letto con la bile in bocca mentre i gnuri di sempre infilano le terga sulle sedie davanti alla tavola imbandita della Calabria.
Forse Tridico ha capito benissimo tutto, lascia salire il vecchiume in carrozza e in silenzio stipa dentro al cavallo giovani speranze calabresi che lasceranno il ventre equino all’ultimo istante sorprendendo tutti, e tutte le belle facce accartocciate su richiesta dei feudatari ci libereranno di destra vera e destra finta che al momento si sentono con la coppa già in mano.
Un sogno, forse, ma l’unica speranza che ci possa consegnare al sonno, fra qualche ora si saprà se colmo di sogni o popolato dai soliti incubi.