di Saverio Di Giorno
Ma siamo sicuri che Tridico sia veramente un nome che ha le caratteristiche che circolano in queste ore nelle stanze dei bottoni? E cioè: sufficientemente forte da essere almeno apparentemente competitivo e non mettere in allarme i soliti capibastone? Perché che non metta in allarme i portatori di voti di area Pd è certo. Mentre sulla sua forza anche apparente non è così detto.
La scusante almeno predicata a parole da chi lo promuove è che sia ben visto, che abbia un buon profilo e allo stesso tempo che possa raccogliere consensi. Sul profilo si è già scritto e riscritto. Che Tridico – a differenza di Stasi – non piaccia ad una grossa fetta dell’elettorato meno allineati, più movimentista, i circoli di territorio e l’area più a sinistra è scontato. Ma Tridico rischia di non portarsi neanche una parte della base dei 5stelle. Gente che sul territorio ci sta e conosce bene le dinamiche. Sulla sua rappresentanza non è così scontato, perché poi anche all’interno del M5s si registrano fratture che rischiano di pesare.
L’incontro del M5s a Corigliano-Rossano (2024)
Ad aprile 2024 ad un incontro molto ampio del M5s a Corigliano–Rossano, presenti anche Conte ed altri esponenti nazionali c’erano tutti. Compresi Tridico e Stasi. Beh, guardate come la base ha accolto entrambi.
Fine intervento di Stasi – https://youtu.be/r301WtETvqo?t=8061
Certo, Stasi sa parlare alle piazze meglio di Tridico, ma non c’è solo quello. Nel suo intervento ancora una volta sottolineava “di quanto un’amministrazione libera dia fastidio e questo bisogna fare: dare fastidio”.
Sul Tirreno con Vetere e Magorno
Ma non è l’unico territorio nel quale il nome Tridico crea qualche stortura di bocca alla stessa base del M5s a sentirlo nominare. Più di recente sempre nell’ambito di un altro incontro del M5s, questa volta sulla costa tirrenica sulla quale anche qui si registrano dei malumori. Se non altro perché in riva al mare c’è un refrain ricorrente: dici Tridico, dici Magorno. Magorno sa sempre dove deve stare e quali amicizie vantare tra parlamento e procure. Perché chi li vive i territori, guarda osserva e si ricorda le occasioni insieme o il 5 luglio a Santa Maria insieme al sindaco Vetere, ora in amore con Occhiuto e appunto Magorno. E soprattutto chi si spende in battaglie di legalità, non ha poi nessuna intenzione di sostenere figure ambigue, nel migliore dei casi.
Questo dovrebbe bastare senza andare nel cosentino (dove dici Tridico, dici Guarascio). Quindi scopriamo le carte: a sinistra non piace, non piace nemmeno alla stessa base del suo partito. A chi piace? Al Pd sicuramente e probabilmente agli alleati – quelli veri però non quelli che lo vogliono “eliminare”… – di Occhiuto. Non un gran candidato. La verità è che gli unici partiti nel panico sono quelli che devono sottostare ai nomi forti e detentori di pacchetti nelle varie zone, i vari Greco (Filomena) e i soliti Bruno Bossio, Adamo ma ormai anche Bevacqua e Iacucci nel Cosentino. Irto non vuole o forse non può bloccarli e Stasi li mette in difficoltà. A volte servirebbe un intervento muscolare da Roma, da Conte e soprattutto da Schlein per dare un segnale di vera pulizia nei loro partiti. Arriverà?










