Calabria 2025. Tutto cambia perché nulla possa cambiare

Tutto cambia perché nulla possa cambiare

Un titolo perfetto per la nostra Calabria ed il senso vero delle dimissioni di Occhiuto.
Robertino Occhiuto pensa di essere un vero giocatore di scacchi che con una mossa inaspettata crede di avere messo sotto scacco la magistratura ed i nemici in casa che l’hanno pilotata e la pilotano ancora. Di fatto, con le dimissioni, ha anticipato la chiusura delle indagini con possibili misure cautelari nei suoi confronti che avrebbe messo in discussione una sua ricandidatura nel 2026… e nello stesso modo con le nuove elezioni anticipate crede di avere l’occasione di comporre liste di amici fedelissimi negando la candidatura a chi considera suo nemico…

Una mossa furba che ha sorpreso anche il centrosinistra che, come accade da ormai oltre 15 anni, pensa a litigare per poi perdere le elezioni. Sarà un film già visto.
Eppure il centrodestra non vuole Occhiuto Presidente e non vuole i suoi fedelissimi (Potestio e company….Caputo, Succurro e qualche New entry) in consiglio regionale ma al momento – almeno ufficialmente – non reagisce ed attende l’intervento della Magistratura. O meglio: ha dato ordine alla procura di Catanzaro di intervenire ma non si sa quando avverrà.

In realtà Forza Italia puntava sul recordman delle preferenze Gianluca Gallo o sulla Princi, cugina di Ciccio Cannizzaro. E Fratelli d’Italia aveva già designato Luigi Sbarra o in subordine Wanda Ferro. Ma Robertino ha sorpreso tutti….e allora ecco che si definisce già la composizione del nuovo consiglio regionale con i sempre soliti noti ed inutili consiglieri dove la componente Potestio avrà la meglio su tutti (scommettiamo che Caputo sarà assessore?). E anche il Pd, d accordo con Occhiuto, fa melina, e ritarda la candidatura di chi potrebbe sconfiggere Occhiuto… eh si perché tutti sanno che l’unico che potrebbe sconfiggere Occhiuto è proprio Flavio Stasi. Ma il Pd calabrese, come al suo solito, sceglie il male minore accordandosi con Occhiuto per candidare Tridico a perdere ed aspettando la magistratura…. È una storia già scontata che terminerà comunque – se proprio non dovesse arrivare entro il 5 settembre – con il rinvio a giudizio di Roberto Occhiuto e nuove elezioni tra un paio di anni. Intanto tutto cambierà perché nulla cambi.