Calabria 2026/27, le metamorfosi di Forza Italia: ora tutti scendono dal carro di Occhiuto. Si salvi chi può!

Nella foto in alto si vede una delle squadre presenti ad un improbabile torneo di calcetto composta da Talerico, Polimeni, Levato, Assisi, Borelli con l’allenatore Costanzo, che evidentemente non ha più l’età per… giocare.

Perché pubblichiamo questa foto. al di là del fatto che è accompagnata da un quasi tragicomico Occhiuto’s boys? Ma perché descrive plasticamente la deriva di Forza Italia ai tempi della “guerra fredda” tra i due maggiori big ovvero Robertino Occhiuto detto il parassita e Ciccio Cannizzaro detto ‘u bummino…

Tra i tanti argomenti di discussione il territorio di Lamezia e in particolare il destino di uno dei “favoriti” di Cannizzaro ovvero Emanuele Ionà, il deus ex machina dell’Audi in Calabria, che pare sia in grande difficoltà. Il magnate dell’automotive sembra stia affogando nei debiti: le banche gli avrebbero messo un cappio al collo. Si parla di almeno 35-40 milioni di debiti verso gli istituti bancari. Stipendi in ritardo, dipendenti insofferenti, rincorsa alle scadenze, clima tesissimo. Lo stipendio di assessore a Lamezia di Tranquillo Paradiso sembra non sia sufficiente a coprire… manco un fosso: persino il suo capannone ubicato proprio accanto all’Audi Zentrum di Lamezia Terme è andato all’asta. Dietro ai vip party si nasconde un enorme buco nero in perfetto stile Occhiuto-Posteraro-Ferraro. E ci siamo spiegati…

Talerico invece sostiene che si sta per arrivare al capolinea. Occhiuto avrebbe ormai i giorni contati. I suoi “amici” di Fratelli d’Italia gli stanno con il fiato sul collo perché vogliono – e anche giustamente – la sua poltrona. I “fratelli” ma anche il vulcanico Talerico dicono che non c’è stato alcun interrogatorio alla procura di Catanzaro ma solo le solite… chiacchiere. E a dire il vero questo “sentimento” è diffuso dal Pollino allo Stretto dal momento che ormai tutti conoscono il modus chiacchierandi del Nostro.

Il presidentissimo leghista Mancuso – chissà perché… – vuole convincere Talerico a far passare la Legge Caputo (pensate un po’ quanto potrebbe essere seria ‘sta legge) sul Policlinico di Cosenza a trazione universitaria per distruggere definitivamente Catanzaro a favore di Cosenza. Ma Talerico non ci sta, non mollerà facilmente. Bisogna che si alzi la posta in gioco, o forse no ma comunque pare che Talerico non mollerà. Ormai ha capito di non essere della partita, lui è fuori dal cerchio magico e non piace a nessuno dei due contendenti. Anche Cannizzaro parla male di lui, soprattutto a Crotone e provincia, dove Talerico e Torromino non contano proprio un fico secco. Crotone appartiene a Sergio Ferrari, il ras imposto da Cannizzaro. E anche questo è un problema per Robertino.

Costanzo consiglia prudenza, ma quando qualcuno gli chiede di firmare un comunicato stampa contro il Policlinico di Cosenza non ci pensa su due volte. Avrà pensato: mica mi possono arrestare ogni due mesi… e forse ha ragione anche lui ma il suo comunicato significa che le quotazioni di Occhiuto sono… in caduta libera.

Tutto questo accade mentre la Calabria brucia e la control room di Germaneto è desolatamente vuota: tutti i progetti ambiziosi di Occhiuto si sono persi nel nulla e a breve le statistiche nazionali (vere) sanciranno il fallimento politico anche sulla lotta agli incendi. Mentre per una Tac un calabrese attende 2 anni, mentre le liste d’attesa sono da terzo mondo, mentre i nostri giovani scappano via dalla Calabria, mentre Ryanair ti fa pagare un volo come se andassi a New York e invece ti ritrovi a Reggio Calabria, mentre Casadonte e Anton Giulio Grande spendono e spandono alla faccia della crisi; mentre Fratelli d’Italia, Azione e Lega aspettano che il re ormai nudo possa essere definitivamente destituito… e mentre – ciliegina sulla torta – persino i medici cubani sottopagati (anche loro) sono costretti a scappare dai nostri ospedali…

Costanzo è sempre il più saggio: dicono che come annusa lui l’aria che tira non c’è nessuno ed è per questo che da ieri vanno tutti da lui a chiedere consigli. Se soffierà il vento berlusconiano, oltre ad alimentare gli incendi, brucerà questo magna magna. Piersilvio e Marina non tollerano lo spreco, il parassitismo. Sono due aziendalisti veri, per loro devi lavorare non bivaccare come un politico da prima Repubblica. Ti devi guadagnare la pagnotta. Ma sarà dura per gente che non ha mai lavorato, almeno in questa vita. E chi è che non ha capito a chi si riferisce? Il primo è Occhiuto ma non certo solo lui…

Su una cosa però tutti sono d’accordo: Occhiuto ha smarrito la bussola: non sa più che pesci pigliare… Le sue dichiarazioni sprezzanti poi hanno ulteriormente irritato la procura e ovviamente chi la manovra. Insomma, Robertino di questi tempi è una specie di “zombie” che cammina o meglio prova a camminare.

Naturalmente, non manca chi evoca… Gratteri. Pare che zio Nicola sia stato lapidario nei riguardi di Robertino. Tutto tace perché starebbe per arrivare la tempesta perfetta. C’è chi dice che il suo amico Curcio telecomandato dai poteri forti farà pulizia a favore di una sinistra giustizialista che porterà… ordine e disciplina. Per gli Occhiuto’s boys saranno davvero tempi duri, bisognerà trovare un altro partito e soprattutto trovare un lavoro. La pacchia sta per finire, il cerchio magico sta per estinguersi, vedi Daffinà, Bruni e Garofalo. Il sequestro dei beni per i due pupilli del parassita è stato confermato. Molti stanno già affilando le lame, in primis Mangialavori, Scopelliti e i Cinghiali cosentini: molti sono pronti a colpire e non sarà certo Tajani e neanche Piersilvio a fermarli: tra qualche tempo Roberto Occhiuto sarà solo un ricordo lontano e sbiadito, perfetto per raccontarci delle barzellette: ma ti ricordi quante risate ai tempi di Robertino…