Il Tribunale di Catanzaro, sezione lavoro, ha accolto il ricorso contro la nomina fiduciaria della nuova coordinatrice dell’Avvocatura regionale Maria Maddalena Giungato, decisa dalla presidente Jole Santelli.
In più, il Tribunale ha condannato la Regione a rifondere le parti ricorrenti le spese di lite per 2.759 euro per le parti ricorrenti e 2.500 euro per la terza parte.
Contro la nomina avevano avanzato ricorso il Consiglio dell’ordine degli avvocati di Catanzaro e Massimo Gimigliano (ricorrenti con gli avvocati Vincenzo Agosto e Crescenzio Santuori), nonché l’avvocato Paolo Falduto (ricorrente con gli avvocati Bruno e Luigia Ferrò). Controparti la Regione Calabria (resistente con l’Avvocatura distrettuale dello Stato) e Maria Maddalena Giungato (resistente contumace), e l’Unione nazionale avvocati enti pubblici (con gli avvocati Giuseppe Lullo e Maria Grazia Garofalo). I ricorrenti avevano lamentato l’illegittimità del decreto in quanto adottato in assenza di pubblicazione del relativo avviso e senza alcuna motivazione in ordine alla scelta dell’avvocato, tra l’altro esterno all’Avvocatura regionale.
Per il giudice i criteri seguiti dalla Regione nella nomina sono errati. Perché “pur a voler prescindere dalla natura della figura del Coordinatore, non si può non tener conto dei principi espressi dalla Corte costituzionale”. E la Consulta “ha affermato, in tema di incarichi temporanei a soggetti esterni all’amministrazione, il principio in base al quale la Regione può derogare ai criteri statali di cui al d.lgs. n. 165 del 200l, a condizione che preveda, in alternativa, altri criteri di valutazione, ugualmente idonei a garantire la competenza e la professionalità dei soggetti di cui si avvale” e ad assicurare che “la scelta dei collaboratori esterni avvenga secondo i canoni della buona amministrazione”.
La Giungato, cosentina, è intima amica di Jole Santelli fin dai tempi del Liceo Classico Telesio (sono coetanee: Giungato classe ’67 e Santelli classe ’68) e ultimamente è entrata in carriera, visto che a Roma è molto quotata negli ambienti che contano (giro Quirinale) e che il suo nuovo compagno – con il quale aveva fatto pratica legale – è un “pezzo grosso” dell’Avvocatura dello Stato.
La signora Santelli – come ormai tutti sanno – crede che la Regione sia diventata sua “proprietà”, con annesso (molto presunto) diritto a nominare tutti i suoi parassiti/e sociali. Ma in questo caso ha preso un grandissimo due di picche. Ritenta, sarai più fortunata….