Calabria, assalto (turistico?!?) alla Cittadella. Parlo io e canti tu

Parlo io e canti tu

È bastato il solito roboante annuncio degli imminenti sopralluoghi dei tecnici Rai, incaricati di scegliere la location calabrese da cui mandare in onda il Capodanno 2026, a scatenare la corsa alle audizioni allestite per l’occasione presso l’incantevole scenario della procura di Catanzaro, dove gli aspiranti cantanti troveranno un’agguerrita giuria pronta a bacchettare eventuali note stonate.

La stessa giuria che, pur avendo già apprezzato le doti canore di molti degli aspiranti attraverso le registrazioni pervenute presso gli uffici deputati a selezionare quelle ritenute più interessanti, ha deciso di invitarne direttamente alcuni mentre altri si sono affidati all’esito delle selezioni, nella speranza di accedere allo scintillante palco che sarà allestito in uno dei rimanenti capoluoghi non interessati dalle prime due edizioni dell’attesissimo appuntamento glamour della notte di San Silvestro.

L’annuncio della location selezionata è atteso nelle prossime settimane, ma la notizia degli imminenti sopralluoghi ha generato momenti di euforia collettiva davanti ai pronti soccorsi gremiti all’inverosimile, per non parlare delle olà spontanee partite davanti alle attività che allietano le mattinate degli utenti in fila per prenotare o eseguire prestazioni sanitarie, messe in palio come fossero delle fortunatissime estrazioni.

Presi d’assalto persino gli aeroporti per raggiungere le destinazioni turistiche calabresi, alla stregua dei fruttuosissimi buoni ordinari postali degli anni ‘80, mettendo a dura prova il sistema ricettivo che potrebbe a breve contare sulle consulenze a titolo gratuito dei guru dell’hôtellerie, attirati in Calabria da ghiotti bandi per il sostegno all’accoglienza turistica di qualità in dirittura d’arrivo e per nulla tardivi rispetto alla programmazione estiva.

E per venire incontro alle esigenze di custodia condivisa per i possessori di preziosi orologi in affidamento, sono tante le strutture che hanno predisposto una speciale cassaforte ancorata all’ombrellone, per consentire a questa particolare tipologia di vacanzieri di trascorrere una serena estate, sempre in compagnia dei loro gioielli, nella Calabria Straordinaria.

Per quanto riguarda invece il claim da diffondere attraverso i canali pubblicitari di stazioni, aeroporti e rete autostradale, potrebbe risultare utile affidarsi a forme dialettali capaci di instaurare da subito un rapporto votato alla cordialità: Perché l’accoglienza turistica in Calabria nunn’è na purpettta…

Giuseppe Donato