Calabria, caos acqua. Occhiuto se ne lava le mani e lascia la patata bollente a Gualtieri, Marati e Vigna

In Calabria è esploso ufficialmente il “caos acqua” ma nella sostanza nessuno aveva creduto neanche ad una mezza parola di tutte le chiacchiere di Robertino Occhiuto sulla presunta “rivoluzione” del settore. Per tacere del fatto che il termine “rivoluzione” sulla bocca del parassita equivale alla peggiore bestemmia possibile.

Ma veniamo ai fatti. il Comune di Crotone ha rotto gli indugi e ha impugnato il decreto 60 del 30 dicembre 2022 che stabiliva il cronoprogramma del subentro di Sorical quale gestore del servizio idrico integrato. Una grande rogna per Gualtieri, il commissario designato, ma soprattutto per Occhiuto.

Ed è proprio per questo che Robertino approfitta delle dimissioni dell’inutile e intrallazzatissimo ex assessore ai Lavori pubblici Dolce, affidando la delega dell’ambiente, diventata pesante e scomoda, al neo assessore “barzelletta” Minenna. Quel Minenna “cacciato” dalle dogane, che non ha alcuna esperienza nel settore ambiente ma è un grande “traffichino”.

Il ricorso del Comune di Crotone ha messo in evidenza tutte le criticità che avevamo già espresso (https://www.iacchite.blog/cosenza-e-provincia-la-sorical-e-il-gran-casino-delle-bollette-dellacqua/). Robertino adesso, come da scontato copione, farà l’incazzato con Gualtieri, il direttore generale Marati e con Vigna il fallito: non ha altra alternativa per non perdere la faccia e chiaramente doveva per forza nominare un soggetto inutile come Minenna a cui scaricare la patata bollente. Tanto chi se ne frega…

Molti comuni, soprattutto del Reggino, non hanno neanche aderito al progetto ARRICAL-SORICAL di Occhiuto. I cittadini che si vedranno aumentate le tariffe dell’acqua e private delle loro sorgenti, saranno, alla ricezione delle prime bollette del 2023, incazzatissimi; i sindaci, succubi di Occhiuto, nell’approvazione dei prossimi bilanci, si troveranno costi e spese sull’idrico che non riusciranno a coprire e non sanno come spiegarlo ai cittadini. In questi giorni, infatti, abbiamo letto di sindaci disperati che cercano di incontrare i cittadini e di spiegare questo caos causando l’ira degli stessi cittadini che finalmente capiscono di essere governati da sindaci senza palle.

E in tutto questo caos, non c’è nessuno che si preoccupa di risolvere l’emergenza idrica che quest anno sarà la peggiore degli ultimi venti anni a causa dell’innalzamento delle temperature e delle mancate nevicate che contribuiranno alla riduzione della portata delle sorgenti. E questo Robertino lo sa, ma invece di nominare professionisti competenti, nomina mezzecalzette che hanno una sola capacità: dire sempre “signorsì”. E lo fa con uno scopo specifico: continuare ad avere la gestione diretta, ma senza apparire responsabile delle scelte, di tutti i settori fino alla “conquista” dei soldi del PNRR.
Oggi però Robertino Occhiuto, dopo averlo usato consapevole della sua incapacità al solo fine di mantenere i giusti equilibri con la ‘ndrangheta vibonese, ha scaricato Gualtieri. Da oggi Gualtieri, con i suoi fidi cagnolini, Marati e Minnella sono ufficialmente gli unici responsabili della confusione che regna, in Calabria, nel settore idrico. Ma qui nessuno è fesso e noi sappiamo bene che l’unico vero responsabile è Roberto Occhiuto con la complicità di tutti i consiglieri regionali (opposizione compresa), rei di un silenzio assordante.