Calabria, caos vaccini. Morra e la potenza del logos

Morra e la potenza del logos

dalla pagina FB di Paola Saccomanno 

Il presidente della Commissione parlamentare antimafia oggi ha tenuto una lezione magistrale sull’uso delle parole e della comunicazione finalizzato ai propri personali interessi. Ha parlato, mettendole sullo stesso piano, di mafia e mafiosita’ (quest’ultima meglio nota come mal costume per noi poveri ignoranti). In tale discorso risulta giustificato il suo intervento sulla mafiosità, come censore morale. Ho un dubbio: se il presidente dell’antimafia si occupa di mal costume, chi si occupa della ‘ndrangheta, quella vera?

Comprendiamo tutti che la categoria “altro” sulla piattaforma vaccinale serve a giustificare il mal costume con cui sono stati gestiti e continuano ad essere gestiti i vaccini. Quello che comprendiamo meno è come arginare il fenomeno se non si vanno a scardinare le lobby masso-mafiose che hanno appaltato la sanità pubblica, depredandola. Chi si occupa di fermare la ‘ndrangheta che ha messo radici nelle Istituzioni regionali? Chi si occupa di fermare la deriva dei dipartimenti, che sopravvivono alle legislature politiche e gestiscono i fondi pubblici ad uso e consumo di privati mafiosi disposti a pagare profumatamente i burocrati per i loro servizi? Chi si occupa di cosa? Nella lotta contro la droga alla giustizia interessa scovare il tossicodipendente che spaccia x drogarsi o l’organizzazione che commercializza la droga e produce i piccoli spacciatori? Occuparsi dei “galoppini” non è esso stesso mafiosita’ e agevolazione del sistema mafioso?
Mi piacerebbe fosse istituita una commissione parlamentare anti-mafiosità con presidente il Senatore Morra. Così di mafia potrebbe occuparsi qualcun altro al suo posto.