“Calabria. Carrozzone Unico di bonifica, deriva senza fine”

Caro Direttore,

passate le vacanze i problemi su disciolti Consorzi di Bonifica e sul Consorzio Unico rimangono attuali e sempre più gravi. I Commissari liquidatori dei vecchi Consorzi non hanno fatto un bel nulla per l’accertamento delle posizioni debitorie di questi sciagurati Enti. I creditori e i loro dipendenti aspettano di essere pagati o quantomeno di conoscere il proprio destino. La legge regionale che ha soppresso gli 11 Consorzi prevedeva che entro il 31/05/2024 i Commissari liquidatori, nominati dal duo Occhiuto-Gallo (sempre cedrone) dovevano definire crediti e debiti. Tutto ciò non è successo: addirittura ci sono Consorzi che non hanno inserito reperito nessun dato. Ma questi scienziati di liquidatori con doppio e triplo incarico da dove li hanno pescati? Li hanno trovati nelle patatine? Si narra di alcuni di loro che non si sarebbero mai presentati nelle sedi dei Consorzi.

Nel frattempo gli agricoltori continuano ad essere vessati dalle imprese di riscossione dei vecchi consorzi che riscuotono crediti salvo poi rispondere ai vari creditori che legittimamente fanno pignoramenti che loro non hanno nulla. Gli impianti dei Consorzi sono un colabrodo, i fossi di scolo non vengono puliti con grave rischio di alluvione, i nullafacenti sono più nullafacenti di prima. Giovinazzo, Sangiovanni & C. continuano a prendere fior di quattrini per la loro inefficenza e i calabresi pagano. Tanto l’agricoltura calabrese la salva il Vinitaly… che ne pensano gli ex dipendenti dei Consorzi che avanzano il TFR che la Regione Calabria ha speso 2.000.000 di € per due giorni di vetrina elettorale alla faccia loro?
Lettera firmata