Calabria. Carrozzone Unico di Bonifica, siamo al voto di scambio legalizzato

Ma perché i commissari e i presidenti dei vecchi Consorzi di Bonifica hanno firmato la rinuncia alle vertenze contro la Regione Calabria?

I grandi registi sono sempre loro: Robertino e il Gallo cedrone che l’hanno studiata proprio bene anche se non ci voleva uno “scienziato”: azzerare tutti i Consorzi di Bonifica per azzerare tutte le vertenze contro Regione Calabria. E Fabio Borrello, ex commissario del Consorzio di Catanzaro ed ex commissario del Consorzio unico, non se l’è sentita di firmare alcuna rinuncia per non rischiare di essere chiamato dalla Corte dei Conti. Lui che da commissario del Consorzio di Bonifica di Catanzaro aveva iniziato alcune vertenze contro la Regione Calabria, non poteva poi, da commissario del Consorzio di Bonifica unico, rinunciare a quelle stesse vertenze.

La Corte dei Conti calabrese dovrebbe intervenire immediatamente per evitare che quel gran furbetto di Giovinazzo firmi quello che non ha voluto firmare Borrello. Eh sì, perché in Regione ci sono uomini e quaquaraquà e questi ultimi sono quelli che sono stati messi a capo di dipartimenti e di enti solo per firmare qualsiasi cosa gli venga ordinata dal duo Occhiuto/Gallo. Basti pensare a Giovinazzo, a Salvatore Siviglia, a Granata, a Gualtieri, a Marati, a Pallaria, senza dimenticare gli “zainetti” storici come Giuseppe Nardi.

A nostro modesto parere il povero Borrello ha fatto un errore di valutazione perché non sapeva che la Corte dei Conti, ne siamo certi, anche in questo caso, non interverrà mai perché al pari dei loro colleghi del civile e del penale, in Calabria, sono tutti controllati dalla politica.
Ed anche il nuovo Consorzio di Bonifica unico, riparte senza debiti e soprattutto senza tutti i crediti vantati nei confronti della Regione Calabria. Un nuovo carrozzone politico utile per le imminenti Europee e per le prossime regionali.
E tutto questo mentre i dipendenti dei vecchi Consorzi di Bonifica e i fornitori protestavano perché non venivano pagati (a differenza dei loro commissari). Un voto di scambio legalizzato in cui sono coinvolti Occhiuto e Gallo. Ma anche su queste ingiustizie evidenti siamo certi che nessuno indagherà mai. Parola d’ordine: tutto va bene madama la marchesa.