Caro direttore,
ho appena finito di leggere su Iacchite’ gli intrallazzi del Gallo cedrone e della sua combriccola fatta di servi e poteri forti al Carrozzone Unico di Bonifica. Ti volevo segnalare che anche fra i creditori dei disciolti Consorzi ci sono figli e figliastri. Infatti nella relazione dei commissari liquidatori compaiono imprese, professionisti, dipendenti o ex dipendenti che vanterebbero crediti per milioni di euro ma invece si sono scordati di altri creditori, evidentemente non amici degli amici e senza padrini politici che addirittura non figurano nemmeno nel passivo, nonostante decreti ingiuntivi passati in giudicato e pignoramenti in atto. In alcuni casi figurerebbero imprese e professionisti che sono stati già pagati in tutto o in parte, altro che doppi e tripli pagamento delle ASP…
In altri casi, dipendenti che hanno transato vertenze o che sono stati già pagati e che adesso aspettano di essere nuovamente saldati alla faccia della trasparenza. Ma la cosa assurda lo sai qual è? Tra i creditori figurano ex amministratori dei disciolti Consorzi per decine di migliaia di euro. Ma il Gallo e Occhiuto non avevano disciolto i Consorzi per la malagestione degli stessi? E adesso che fanno? Li pagano pure per aver fatto fallire tutti e 11 gli Enti? Parliamo di quegli stessi amministratori che hanno fatto clientele assunzioni e dato incarichi ed appalti a manetta. Tutto questo alla faccia degli agricoltori che pagano profumatamente servizi che non hanno. Perché la magistratura non indaga su queste cose, sulle imprese, sui professionisti e sui dipendenti che vantano questi denari? Che rapporti hanno con i vecchi amministratori? Possibile che i danni causato da questa classe regionale affarista e spregiudicata li devono pagare i calabresi?
Lettera firmata









