De Cicco: “Da ieri 25 ottobre treni fermi a Lamezia e passeggeri costretti a proseguire in autobus: serve un intervento urgente per tutelare i lavoratori calabresi”
26 OTT – COSENZA – “Presidente Occhiuto, come certo saprà, ci sono centinaia di cittadini calabresi che ogni mattina affollano i treni regionali. Nello specifico, tanti cittadini cosentini – ma lo stesso discorso vale anche per altri concittadini della nostra regione – si recano per motivi di lavoro a Vibo Valentia, Rosarno o Reggio Calabria, utilizzando i treni locali. Ebbene, a partire da ieri 25 ottobre, pare che questi treni termineranno la loro corsa a Lamezia Terme, costringendo i passeggeri a proseguire il viaggio a bordo di autobus sostitutivi fino alle destinazioni finali. Una decisione che comporterebbe un notevole allungamento dei tempi di percorrenza e, di conseguenza, un grave disagio per centinaia di lavoratori pendolari, costretti ad arrivare in ritardo sul posto di lavoro, con tutte le conseguenze personali e professionali che questo può comportare”. E’ quanto afferma l’assessore cosentino Francesco De Cicco, neo eletto al Consiglio regionale.
«In attesa che la nuova Giunta regionale prenda forma e che si insedi il nuovo Consiglio regionale, di cui mi pregio di farne prossimamente parte – dichiara Francesco De Cicco – rivolgo un appello al Presidente della Regione Calabria affinché, nella sua qualità di autorità competente in materia di programmazione e amministrazione dei servizi ferroviari regionali, intervenga immediatamente attraverso ARTCAL (Agenzia Regionale per i Trasporti Calabresi) per adottare i più opportuni provvedimenti nei confronti di Trenitalia S.p.A.”.
La Regione Calabria, infatti, ha affidato a Trenitalia la gestione e l’organizzazione dei trasporti ferroviari regionali, nel rispetto di impegni precisi che garantiscono ai cittadini il diritto fondamentale alla mobilità e la possibilità di raggiungere il proprio posto di lavoro in modo puntuale ed efficiente.
“Noi – conclude De Cicco – vigileremo e continueremo ad impegnarci finché la problematica segnalataci da tanti nostri concittadini non troverà una non troverà una soluzione concreta e immediata. Non si può chiedere ai calabresi di fare sacrifici quotidiani e poi lasciarli soli davanti a disservizi che minano la loro vita e il loro lavoro”.









