Calabria e Cuba, lettera aperta di un medico a Occhiuto: “Grazie per averci umiliato ancora una volta”

Buongiorno, sono un medico e gradirei, se fosse possibile, che voi pubblicaste questa mia lettera indirizzata al presidente Occhiuto.

Gentilissimo presidente Roberto Occhiuto,

a proposito della sua scelta di portare in Calabria i medici cubani, la volevo invitare ad informarsi, ad incontrare i medici calabresi, quelli di serie B, quelli che ancora sono in una situazione di precariato nonostante l’età, quelli dimenticati da tutti, che sono la bassa manovalanza sanitaria, quelli che fanno comodo quando servono i voti ma che la politica snobba quando bisogna intervenire a loro favore, quelli che sono relegati dai sindacati a fare le cenerentole.

Venga a parlare con noi, incontri i medici di continuità assistenziale e del 118. Non faccia le passerelle solo negli ospedali. Lo sa che alcuni di noi non hanno nemmeno i più elementari diritti? No malattia breve, no ferie, no tredicesime, no Tfr ma uno stipendio da fame, pensione che quasi quasi conviene optare per quella sociale. Se non lavori un giorno non hai un’entrata, lavori in solitudine, svolgi turni come gli ospedalieri ma non hai gli stessi diritti. Lavori in posti non idonei e sei esposto a rischi a cui nessun altro medico va incontro.

Viviamo con la paura di ammalarci, viviamo con la paura di incontrare persone che ci possono fare del male, viviamo e lavoriamo in ambienti malsani, in edifici molto spesso non agibili, al freddo o al caldo a seconda della stagione perché non vi sono termosifoni o condizionatori, dormiamo su materassi fetidi.
Alla fine molti di noi non riescono a portare a casa più di 1800 euro. Si accomodi presidente, si accomodi in una realtà sconosciuta a molti. E grazie per averci umiliato ancora una volta.
Per migliorare la sanità si rivolga ai medici che vivono il territorio tutti i giorni e non a chi , da dietro una scrivania, pensa di avere in mano il polso della sanità.

Un medico incazzato ed umiliato
PS: peccato che poi non ci siano i soldi per la stabilizzazione di molti di noi…