Calabria. Ex tirocinanti ministeriali: “Totale assenza di solidarietà da parte degli ex colleghi”

Ex tirocinanti ministeriali: totale assenza di solidarietà da parte degli ex colleghi

Il lungo percorso dei tirocinanti ministeriali calabresi ha avuto inizio nel 2016 grazie ad alcuni bandi della Regione Calabria che ci hanno permesso di prestare servizio presso le sedi periferiche dei Ministeri della Cultura e della Giustizia. Al termine del tirocinio siamo ritornati al punto di partenza, senza nessun reddito e in balìa del disagio economico ed emotivo. Tuttavia siamo stati in grado di trovare la forza per reagire e per spingere affinché gli anni di sacrifici, durante i quali abbiamo sopperito alle carenze di personale, senza diritti
e contributi, non fossero stati vanificati.

Dopo un periodo di lotta che sembrava essere interminabile, siamo riusciti ad ottenere il bando di concorso per 1956 tirocinanti che avrebbe dovuto consentirci di ottenere una contrattualizzazione di 18 mesi a 18 ore settimanali. Questa opportunità, per la quale ci eravamo battuti tutti insieme, ha determinato risvolti positivi solo per una parte del bacino dei tirocinanti. La prova d’esame ha, infatti, dimostrato numerose criticità, non
presentando alcun collegamento con le competenze acquisite durante il tirocinio e, pertanto, il 26 luglio 2022 oltre il 50% di noi è stato dichiarato “non idoneo”. Siamo stati esclusi ingiustamente e abbandonati da tutti.

Nonostante queste enormi difficoltà, anche in questa occasione, non ci siamo arresi e abbiamo fatto sentire la nostra voce con innumerevoli manifestazioni sostenute dal sindacato USB, ma senza nessun supporto da parte dei nostri colleghi più fortunati, i quali non hanno mai partecipato alla nostra mobilitazione durata quasi un anno.

L’approvazione dell’emendamento 19.13 posto sul decreto Sud (DL 124/2023) avvenuta il 26 ottobre 2023 ha aperto la strada per concederci una seconda chance per ottenere una contrattualizzazione e metterci alla pari con i nostri colleghi che hanno già preso servizio a settembre. I nostri colleghi, vincitori del precedente concorso, non ci hanno dimostrato solidarietà quando ne avevamo più bisogno, e, inoltre, ci hanno lasciati sconcertati per alcune dichiarazioni prive di rispetto. Una parte di loro, che aveva partecipato indebitamente per profili di livello inferiore rispetto a quelli ricoperti durante il tirocinio, ha preannunciato di voler partecipare al futuro bando al fine di avanzare la loro qualifica; tutto ciò senza preoccuparsi minimamente della riduzione di posti che ne conseguirebbe e togliendo la possibilità di lavorare a persone che non percepiscono nulla da anni.

Siamo profondamente delusi dalla situazione e ci domandiamo con quale coraggio queste persone possano presentarsi il giorno dell’esame guardando negli occhi i propri colleghi, che sono reduci da oltre un anno di battaglie e non percepiscono nulla dal 2021. La situazione di chi percepisce stipendio da mesi è riconducibile alle battaglie combattute insieme in passato, perciò facciamo appello alla ragionevolezza e alla coscienza e ci
auguriamo che si arrivi a comprendere la condizione di chi ha avuto meno fortuna ed è stato costretto a subire mesi di angoscia e di preoccupazioni e che ha lottato duramente per ottenere una seconda chance.

Ex tirocinanti ministeriali