Calabria, il grande flop di Azienda Zero: Profiti se ne torna a Genova e fa “ciaone” a Robertino

Il commissario di Azienda Zero, Giuseppe Profiti, è sempre più vicino a guidare il San Martino. È quanto riporta l’edizione di Genova de La Repubblica, dopo l’anticipazione del Secolo XIX, che addirittura si spinge a dire che il manager entrerà in servizio dal primo febbraio. Le voci si rincorrono da giorni, il prof scelto da Occhiuto per risollevare la sanità calabrese, e in particolare il deficitario dipartimento regionale Tutela della Salute, sembra allontanarsi.

In verità Azienda Zero, mai ufficialmente partita e nel mirino dei ministeri vigilanti, è ancora una creatura misteriosa.

Qualche ingranaggio di Azienda Zero, la creatura voluta da Roberto Occhiuto per risollevare la gestione della sanità calabrese, si è incagliato se è vero che, a oltre un anno di distanza dalla sua istituzione, ancora non è entrata in funzione. Alcune punture arrivano anche dai ministeri vigilanti sul Piano di rientro, come emerge dalla lettura del verbale della seduta del 9 novembre scorso.

Oltre a richiedere la revisione del decreto di nomina del commissario di Azienda Zero, Giuseppe Profiti, la burocrazia ministeriale non ha ritenuto “idonee” le modifiche in corso della legge istitutiva (approvate in Consiglio regionale nell’estate 2022). Viene ribadito che le funzioni di commissario ad acta non sono delegabili. Occhiuto è sì il presidente della Giunta regionale ma sulla sanità agisce in nome e per conto del governo centrale. Dunque, secondo i ministeri, alcune norme della legge regionale di Azienda zero, che affidano alla stessa compiti di coordinamento, di indirizzo e di governance delle altre aziende regionali non sarebbero coerenti poiché rientrano nel mandato commissariale. “L’esecuzione dei compiti propri del Commissario ad acta – si legge nel verbale – non può essere attribuita ad altri soggetti come, peraltro, ribadito più volte dalla Corte Costituzionale, laddove ritiene che l’attività commissariale deve essere posta al riparo da ogni interferenza“.  E ancora “l’Azienda Zero, in quanto ente del SSR, sottostà alle regole vigenti per gli enti del SSR e opera in coerenza con gli indirizzi forniti dal Commissario ad acta. Inoltre – si legge nel documento – , si ricorda che, come disposto dal legislatore nazionale, il supporto alla struttura commissariale è garantito dalla competente struttura amministrativa regionale“.

Nel verbale viene inoltre ricordata la faccenda dei cinque esperti da assumere (a carico del bilancio regionale) per la Gestione Sanitaria Accentrata. “Si resta in attesa di urgenti chiarimenti in quanto, come sopra riportato, a distanza di quasi
un anno dall’operatività della relativa norma, non risulterebbe assunto per l’operatività della GSA il dirigente a tempo determinato previsto dalla norma né i 4 funzionari a tempo determinato per 36 mesi, anch’essi previsti dalla norma”. Fonte: La Nuova Calabria