Ebbene sì, lo confessiamo: ci crediamo che Robertino Occhiuto ha scelto la candidatura in Calabria per cambiare la Calabria… ma in peggio! E credeteci, era veramente difficile fare peggio di quelli che l’hanno preceduto. Senza disprezzare l’idea di “spolparsi” i finanziamenti del Pnrr. Ché tanto si sa, gli Occhiuto con la “pila” hanno un feeling molto particolare.
Ma il progetto si è ormai arenato per la palese e spesso imbarazzante incapacità di Robertino e dei suoi collaboratori. In realtà, al piccolo Occhiuto della Calabria non gliene frega assolutamente nulla, al contrario ha a cuore solo una cosa: se stesso e la sua carriera.
Ed allora ecco la via di fuga con un cambio di strategia: candidarsi alle Europee il 2024, essere eletto e restare comunque presidente della Regione Calabria fino a giugno 2025. Sembra strano ma tutto questo è possibile in Italia, a tutti gli effetti il paese dei balocchi per parassiti sociali come Roberto Occhiuto che non ha mai lavorato un giorno in vita sua.
Ma ripartiamo dall’inizio. Appena eletto con tutti i voti della borghesia mafiosa calabrese, Roberto Occhiuto si è circondato dei suoi più stretti collaboratori di sempre come l’ormai leggendario “uomo-zainetto” Giuseppe Nardi, gli inutili Vincenzo Pezzullo e Luigi De Rose, l’inetto, ignorante e presuntuoso Maximiliano Granata, gli zerbini Pierluigi Caputo e Rosaria Succurro.
Ma poi è accaduto che il piccolo parassita della famiglia è stato costretto a pagare le cambiali con i leader nazionali per aver acconsentito alla candidatura al Senato di suo fratello maggiore, Mario il cazzaro. La situazione era apparsa subito strana, specie dopo che l’anno precedente lo stesso Salvini aveva utilizzato parole dure verso gli Occhiuto. Ecco perciò che Robertino è stato costretto a nominare personaggi strani come per esempio quel Minenna tuttora agli arresti, De Metrio, Errigo, Franchini e tanti altri che si sono rilevati veri e propri autogol. Robertino però, presuntuoso fino alle ossa, ha avocato a sé le deleghe di ambiente e sanità, due settori delicatissimi ma soprattutto oggetto di un fiume di danaro con la panacea del Pnrr.
Oggi però il povero Robertino, si è accorto di non essere più in grado di gestire i due settori nevralgici, anzi, la situazione gli sta letteralmente sfuggendo di mano. Il Governo nazionale da una parte che vuole revocargli (e sarebbe davvero il minimo, visto il disastro!) la nomina di commissario alla sanità, la Corte dei Conti dall’altra che sta contestando tutte le leggi (13!!!) e i provvedimenti della sua giunta sempre più simile ad una Corte dei Miracoli, e infine la rogna ARRICAL (il cui commissario Gualtieri rappresenta il trait d’union con “gli amici” del Vibonese), mari (non solo il Tirreno, anche lo Jonio) e fiumi inquinati, perdita di milioni di finanziamento sull’idrico, depurazione in mano all’uomo più incapace che ci sia (Granata)…. Insomma, Robertino Occhiuto ormai ha capito che l’unica strada percorribile senza danni è quella di mollare e scappare continuando comunque a gestire la “pila” del Pnrr.
Voi vi starete chiedendo: ma come può essere possibile ? In Italia tutto è possibile, basta cambiare strategia e farsi aiutare dalla malapolitica.
Ecco allora che parte il nuovo progetto: il partito (destinato a sparire) di Forza Italia, impone a Robertino una candidatura per le Europee (una imposizione falsa per continuare a prendere in giro i calabresi) nel 2024. Ma Robertino, dopo essere eletto, avrà circa un anno per poter decidere se rinunciare al seggio in Parlamento Europeo o se rinunciare alla Presidenza della Regione Calabria. Tradotto in soldoni: da giugno 2024 a giugno 2025 Robertino potrà ricoprire entrambe le cariche continuando a gestire i fondi Pnrr. In sostanza, continuerebbe ad essere Presidente della Regione Calabria fino ad un anno prima dalla naturale scadenza senza poi dover affrontare il giudizio dei calabresi evitando così una grande figura barbina ed una sconfitta inevitabile persino contro l’ultimo cesso del Pd.
Ecco quindi il finale del progetto: scappare dalla Calabria con il bottino del Pnrr, garantirsi altri 5 anni di stipendi presso la Comunità Europea e giustificarsi del mancato raggiungimento di quegli obiettivi che tanto sta sbandierando e pubblicizzando.
Ma la storia continua: chi sarà destinato ad essere il successore di Occhiuto ? Quali sono gli accordi che in questi giorni stanno maturando? Seguiteci, che questa storia è meglio di una telenovela… Povera Calabria nostra!