CI VOGLIONO INDIGENI CON L’ANELLO AL NASO E LE CATENE AL COLLO PER TENERCI AL GUINZAGLIO
dalla pagina FB di Santo Gioffrè
Ma a che punto siete arrivati? Possibile che siete così ascari da rendervi complici della riduzione allo stadio infinitesimale di colonia di questa Terra Calabra, intesa come abitata solo da indigeni primitivi con l’anello al naso e le catene al collo? Dov’è il minimo orgoglio?
Come, Occhiuto ha già poteri straordinari in campo sanitario, nella sua veste di Commissario alla sanità e, contemporaneamente, è Governatore della Calabria, cioè, capo dell’istituzione che, da anni, ha il controllo assoluto su tutti i procedimenti relativi agli appalti per la costruzione di nuovi ospedali e per la ristrutturazione degli stessi e chiede ed ottiene dal suo Governo, che ha stuprato questa Terra con l’Autonomia Differenziata, il Commissariamento del suo attuale ufficio di Commissario alla Sanità calabrese facendosi nominare ancora Commissario all’emergenza sanitaria?
Per ottenere cosa, poi, se ha distrutto la sanità e l’unica cosa che ha fatto è stata la chiamata di 370 Medici Cubani che tra poco dovranno andare via, perdita che causerà il collasso del sistema emergenza/urgenza, visto che non vi saranno più Medici in Calabria? Le destre sono da 6 anni al potere, in Calabria, senza aver avuto alcuna opposizione, navigazione tranquilla, e hanno portato la Calabria, trasformata già in un mastodontico Bancomat, prima Regione in Europa, fuori dal Sistema Sanitario Pubblico, per finanziare il Nord Italia e le strutture sanitarie private.
Altro che dire, tradendo gravissima incapacità nel governo della Cosa Pubblica, che la colpa è sempre degli altri, di quelli che hanno governato 20 anni fa. Ma non vi rendete conto, ogni volta che lo dite, che altro non fate se non manifestare, ancor di più, tutta la vostra inadeguatezza nel ruolo di governo, persino di un condominio?
Io ho governato 9 anni la Provincia e 5 mesi l’Asp di Reggio Calabria e, pur in mezzo ai catastrofici, notissimi, disastri che lì c’erano, non li ho mai usati come scusanti per non fare nulla e per non agire, assumendomi tutte le responsabilità a rischio della vita e senza prendermela con i prima di me. E voi avete tutto: soldi, un governo amico, e amici tra la cosidetta Opposizione…
Tutto avete e, in 6 anni, avete ridotto questa Terra a insignificante. 50 mila Calabresi vanno via ogni anno per trovare pagnotta, i Paesi e i Paesoni si stanno desertificando, le scuole vengono eliminate, le banche non esistono, gli uffici postali chiudono. Non vi sono presidi sanitari nei territori. Guardie Mediche, Medici di base. Moriamo 5 anni prima di quelli del Nord. Ci ammaliamo 20 anni prima degli altri Italiani. Gli screening anti-tumorali sono inesistenti.
Il 30% dei Calabresi non si curano più perché non trovano risposte sanitarie nei territori e non hanno soldi per il privato. L’altro 40%, i soldi li porta al Nord per potersi curare. Non esiste il turismo, se non quello coloniale della settimana estiva. Non ci sono strade, non abbiamo alta velocità, i minimi servizi. Cosa vuole, Occhiuto, in vista delle prossime elezioni regionali, dove andrà a votare, sì e no il 40% dei Calabresi e basterà controllare solo il 21% dell’elettorato? E noi, in Calabria, ben sappiamo quanto è facile indirizzare i voti di chi va alle urne. Cosa vogliono che già non avevano e che, per incapacità palese nel governo della Casa Pubblica, non sono riusciti a cavare un ragno dal buco in 6 anni? Eludere i già deboli codici degli appalti? Gli affidamenti diretti? Paralizzare tutto? Un anno è già domani e le elezioni sono alle porte.
Io mi rivolgo alla Società Calabrese che ancora c’è e resiste a certe logiche. Mi rivolgo a tutte quelle forze indomite, non succubi. autonomiste e progressiste. A quei pochi Intellettuali che si nascondono ma non si vendono, consci che altri 5 anni di destra, in Calabria, significheranno la morte per questa Terra. Costruiamo l’opposizione militante, l’alternativa e la lotta, mettendo da parte le miserie e i comodi egoismi perchè nulla e niente rimanga in silenzio e ne va nella nostra vita.