Dal profilo FB del presidente della Regione Calabria Roberto Occhiuto estrapoliamo il commento di Francesca Mazzei, sorella di Gianni, il maestro di musica morto di infarto qualche giorno fa a Fuscaldo anche perché l’ambulanza è arrivata tardi e senza medico. Di seguito, le amare riflessioni della donna, a commento del tramonto (sic! Sì avete capito bene tra-mon-to…) pubblicato nel periodo di Ferragosto dal presidente…
Lo ripubblichiamo oggi perché si è avuta notizia proprio ieri che la salma di Gianni Mazzei sarà riesumata per poter effettuare l’autopsia. C’erano e ci sono infatti molti interrogativi a riguardo delle procedure della macchina del soccorso per il maestro di musica. Gli iscritti a vario titolo nel registro degli indagati sono i componenti dell’equipaggio dell’auto non medicalizzata giunta dopo quarantasei minuti dalla chiamata, il personale della ambulanza partita dalla Pet di Amantea, il medico e l’infermiere dell’elisoccorso e l’operatore della centrale operativa del 118 che ha ricevuto la chiamata ed ha inviato i soccorsi.
Ma ecco lo sfogo della sorella del maestro Mazzei
di Francesca Mazzei
Questa Calabria, caro presidente, andrebbe resa unica per cose più importanti !
La Sanità ad esempio: a poco servono i medici cubani che lei ha fortemente voluto a supporto dei nostri, quando non si è in grado di potenziare… rafforzare il settore emergenza/urgenza.
Mi perdoni per lo sfogo, non avrei mai pensato di farlo … poi così sulla sua pagina, ma capisce bene non capita spesso di perdere un fratello di 55 anni (solo una settimana fa)
E continuare a tormentarsi al pensiero che… se fosse arrivata in breve tempo (non dopo 45 minuti) un’ambulanza medicalizzata (e non dei ragazzi soccorritori, probabilmente con poca esperienza) forse mio fratello sarebbe ancora tra noi.
Sarebbe al mare con Sonia e con Gaia e Alex … la sua tanto amata famiglia.
Caro presidente Occhiuto, Gianni mio fratello era un uomo sano, non era ammalato, sentirselo strappare alla vita senza almeno il tentativo di salvarlo… mi rende apatica ad ogni tipo e genere di bellezza che la nostra terra possa avere… non riesco più a vedere ed apprezzare i nostri tramonti… le nostre coste che amavo tantissimo.
Dopo 45 lunghissimi minuti poco si può fare in un codice rosso… e ancora meno si può fare se dopo i lunghissimi 45 minuti al posto della salvezza vedi arrivare la rassegnazione… vede caro presidente la gente continua a morire così… per strada… sull’asfalto… e li’ resta per ben tre ore…
Senza dignitoso soccorso lasciato a terra ad aspettare le onoranze funebri.
Mio fratello è stato rimosso da loro dopo ben tre ore dal suo malore e dopo un’ora e mezza dal suo decesso.
Viva la Calabria e i suoi tramonti !