Calabria, la legge dei tagli alle scuole è una boiata pazzesca

Gli accorpamenti delle scuole con meno di 1000 studenti sono stati definiti la legge finanziaria del taglio…
Un taglio che riguarda soprattutto la Calabria e la Basilicata e un po’ meno la Puglia.
Per la provincia di Cosenza ben 29 istituti da accorpare, tanti anzi tantissimi.
Non è un problema per il Nord, che ha tanti alunni e pochi docenti, il contrario del Sud.
Sono i nostri figli che lasciano il Sud perché non c’è lavoro, non c’è alcuna possibilità per i nostri giovani laureati che vanno a popolare il Nord.
Tra qualche mese molti Dirigenti in Calabria perderanno il loro posto per essere trasferiti dove?
Gli accorpamenti genereranno meno classi. Meno classi meno docenti che andranno in esubero.
L’esubero dei docenti finirà per colpire anche le GPS per i docenti supplenti.
E in tutto questo a determinare è addirittura la Provincia, in modo particolare tra gli enti, senza un effettivo e dovuto controllo da parte degli Uffici Scolastici.
Come dire: le competenze sono fatte fuori !
Benvenuti al Sud!
La situazione più difficile e delicata si registra a Corigliano-Rossano, con la soppressione di 3 Istituti Comprensivi e 3 Istituti Superiori. Un quadro insostenibile che ha determinato il “risveglio” del sindaco Flavio Stasi, che finora non ha certo brillato per capacità di “ribellione” alla banda della Regione e quindi del parassita che la guida insieme al suo codazzo di ignoranti.
“Questo dimensionamento è totalmente sbagliato – ha detto Stasi – per una terra come la Calabria, caratterizzata da grande dispersione scolastica, da dati sconfortanti, da sedi distanti e mal collegate.
Per questa ragione, al fine di chiedere alle istituzioni superiori ed in particolare al Governo di correggere questa stortura per la Calabria, certo di poter contare anche sulla collaborazione delle nostre rappresentanze, 𝗰𝗼𝗺𝗲 𝗔𝗺𝗺𝗶𝗻𝗶𝘀𝘁𝗿𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗰𝗶 𝗮𝗽𝗽𝗿𝗲𝘀𝘁𝗶𝗮𝗺𝗼 𝗮𝗱 𝗼𝗿𝗴𝗮𝗻𝗶𝘇𝘇𝗮𝗿𝗲 𝘂𝗻𝗮 𝗺𝗼𝗯𝗶𝗹𝗶𝘁𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗰𝗵𝗲 𝗰𝗼𝗶𝗻𝘃𝗼𝗹𝗴𝗮 𝘁𝘂𝘁𝘁𝗶 𝗶 𝘀𝗼𝗴𝗴𝗲𝘁𝘁𝗶 𝗶𝗻 𝗰𝗮𝗺𝗽𝗼, 𝗮 𝗽𝗮𝗿𝘁𝗶𝗿𝗲 𝗼𝘃𝘃𝗶𝗮𝗺𝗲𝗻𝘁𝗲 𝗱𝗮𝗴𝗹𝗶 𝗶𝘀𝘁𝗶𝘁𝘂𝘁𝗶 𝘀𝗰𝗼𝗹𝗮𝘀𝘁𝗶𝗰𝗶 𝗺𝗮 𝗮𝗻𝗰𝗵𝗲 𝗳𝗼𝗿𝘇𝗲 𝘀𝗶𝗻𝗱𝗮𝗰𝗮𝗹𝗶 𝗲 𝘀𝗼𝗰𝗶𝗮𝗹𝗶”.
E così stamattina Stasi porta un po’ di gente in piazza a Corigliano-Rossano.
“Quella della Scuola calabrese – ha sottolineato ancora il sindaco – non è una questione che può riguardare gli schieramenti, ma proprio per questo è necessario l’impegno di tutti: per questo ribadisco il mio appello ad una alleanza istituzionale di tutta la Regione per chiedere un intervento correttivo prima che sia troppo tardi”.