Calabria, la sanità è finita: vi spiego perché entro un anno crollerà tutto (di Santo Gioffrè)

DALLA PAGINA FB DI SANTO GIOFFRE’

Quando Santo aveva consigliato di fare la campagna elettorale tutta d’attacco sulla sanità e sull’Autonomia differenziata, avete fatto orecchi da mercanti nel tempio. Quando Santo vi dice che entro un anno, in Calabria, causa i fattori indicati sopra, tutto crollerà, tanto che, in mano a giocatori di tressette, si è immaginato di votare prima per non rimanerne travolti, avete pensato che tutto era una mangiata di stroncatura.

Bene, ieri le avete lette le decisioni della commissione europea sui trasporti? La Calabria non avrà alcuna Alta Velocità fino al 2050. E perché fino al 2050? Perché, nel 2051, la Calabria passerà tra le aree desertiche, col o senza ponte. E questo è uno…

Ieri le avete lette le dichiarazioni del presidente dell’Emilia Romagna? Lì, a causa dell’alta qualità medica pubblica che forniscono e al fatto che non riescono a garantire assistenza per gli Emiliani, bloccheranno le prestazioni ai Calabresi che, finora, li andavano a farsi curare. Ma il fatto stranissimo, buttato lì come una testa di capretto davanti alla porta di un povero, qualsiasi sindaco di uno sperduto paese aspromontano, e nemmeno di notte, è stata la dichiarazione del suddetto De Pascale, Presidente dell’Emilia-Romagna (che, tra l’altro, si vanta di portare un cognome meridionale) che dice: “io ho iniziato a fare accordi con la Calabria” . Accordi con la Calabria? E con chi li hai fatti questi accordi? Con Occhiuto? E accordi di che e su cosa?

Calma, io li so che tipo di accordi hanno fatto. Nel mese di settembre, a Reggio Emilia, in occasione della presentazione del mio “Tutto Pagato, il grande saccheggio della sanità Calabrese” ho dibattuto con l’assessore alla Sanità dell’Emilia Romagna. E lui mi ha detto e aveva ragione da vendere…

Comunque, senza girarci attorno, Occhiuto ha stravinto e, come vi cadi va pijjati. Io, per quanto mi riguarda, so già come andrete a finire. Se gli Americani invaderanno il Venezuela, e pure se non lo faranno, quanto prima Cuba ritirerà i Medici che tengono aperti i Pronti Soccorsi in Calabria. Capirete cosa comporterà, ciò. La bufala intorno alla costruzione di nuovi ospedali, oltre i lucrosi affari, o di fondazioni di facoltà di Medicina e, penso, Chirurgia, resterà tale: una bufala, perché, di certo, non abbiamo a che fare con un novello Romolo.

Non s’inventano le cose dall’oggi a domani. Se non hai il fattore umano, parlo di Medici, Infermieri, Paramedici, ci puoi allevare polli, non far funzionare strutture e che, caso facoltà, per entrare, minimamente, in attività, ci vogliono 15 anni. Al limite, per quanto riguarda le supposte facoltà, ci può parcheggiare qualche aiuto di un qualche cattedratico, per fargli aumentare i titoli e, poi, scappare.

Tra poco, entrerà in vigore l’Autonomia Differenziata, voluta da chi avete così massicciamente votato e, allora, proverete quanto d’amaro sa il sapore del razzismo, l’essere trattati da inferiori differenziati, da animali. Potrete dirmi: predichi bene, tu. E quindi? Quindi, quando questi se ne andranno, sazi e pienotti di tutto, richiamando trucchi, fattucchiere e altri atti eclatanti, tipo: il governo non ci ama più e non si può governare, e lasceranno macerie, chi non è già scappato, trasferendosi al Nord, se ne deve, subito, andare e di corsa, pure!

Avevo già suggerito, a chi di dovere, cosa dire, di dirompente. Essendo deboli di stomaco, hanno preferito fare i signorini. Avevo suggerito, visto che ci hanno relegati in un recinto, come i porci, di attaccare sulle complicità relative alla svendita di questa Terra e di dire… Affidare tutta la Sanità Calabrese, dalla prevenzione alla riabilitazione, alle Associazioni Internazionali mediche no profit, come Emergency e Medici senza Frontiere, che sono gli unici a possedere il Personale altamente competente e il “know-how”, con l’impegno che entro 5 anni ci rendano liberi dall’emigrazione sanitaria.

A loro forniremmo i finanziamenti che, attualmente, spendiamo per curarci fuori, più il fondo Sanitario Nazionale. Loro, non solo dovrebbero garantire la piena efficienza del sistema, in Calabria, ma la formazione del personale sanitario e dei medici in collaborazione ed integrazione col poco di pubblico che rimane e dell’Università. Loro dovrebbero garantire, anche, la piena funzionalità di 5 grandi strutture Mediche: 1) un Centro Oncologico Regionale, con tutti i servizi; 2) un Centro Pediatrico per le alte intensità patologiche. La Calabria non ha Hub pediatrico; 3) un Centro sperimentale e clinico di cardio-chirurgia; 4) un Centro di alta Chirurgia e dei Trapianti; 5) un Centro per le Malattie Rare e Complicate. Queste sono le cose che avevo suggerito. Certo, ci vogliono coglioni e peli sullo stomaco. Ora, però, vi arrangiate, perché l’elettore, libero, conscio, reale, ha sempre ragione. E io ho torto.