Calabria. La Sorical ha toccato il fondo. 200 milioni persi col manager delle dive: si salvi chi può!

Non solo coronavirus nel gravissimo elenco delle emergenze calabresi. Le due più gravi e vergognose emergenze della nostra regione, forse superiori allo stesso virus, si chiamano acqua e depurazione. Lo hanno imparato anche quei turisti (pochi o molti che siano) che sono venuti dalle nostre parti: acqua col contagocce dai rubinetti e depurazione vergognosa, al punto che il nostro mare in molte, troppe zone ormai è simile ad una cloaca.

Nonostante questo, il centrodestra che sta alla Regione prima ci ha messo mesi e mesi per nominare il nuovo commissario della Sorical, il fetido carrozzone che raggruppa tutta la malapolitica (con nessuna esclusione, visto e considerato anche il vergognoso silenzio complice del M5s). E ormai questo ritardo cominciava realmente a “puzzare” perché era del tutto evidente che nascondeva qualcosa. I soliti bene informati riferivano che c’era bagarre, tanto per cambiare, tra Forza Italia e Lega. I forzisti avrebbero voluto la nomina di un tecnico vicino alla stessa Forza Italia ma a quanto pare la ormai defunta Santelli traccheggiava perché – come al solito – stava per cedere alle richieste della Lega, che invece non aveva individuato un tecnico ma un avvocato decisamente sui generis, tale Cataldo Calabretta da Cirò Marina. Più che per la professione forense, infatti, è noto per essere l’infaticabile manager di alcune starlette o se preferite soubrette… In parole povere, donne vuote come noci di cocco che fanno dell’apparenza e dell’esibizionismo le loro sole ragioni di vita. Tra le “ragazze” più in vista curate dal Calabretta spicca ovviamente Elisa Isoardi, ex fiamma di Salvini. Ed è proprio così’ che il Cazzaro verde ha conosciuto l’avvocato-manager. Ma ce ne sono ancora tante altre, tra le quali anche Elisabetta Gregoraci, da Soverato, famosa per essere stata la moglie di Briatore, per la sua “bellezza” non proprio naturale e per le sue improbabili e tragicomiche performance da presentatrice scollacciata.

Vi starete chiedendo cosa c’entri un avvocato che va appresso a quattro sgallettate con l’emergenza acqua in Calabria ma la dura realtà è che hanno preparato un altro grande “pacco”, con i calabresi costretti a subire altri 5 anni di emergenza idrica, di carrozzoni indecenti e senza far partire – unica e sola regione in Italia! –  l’autorità idrica ovvero la gestione pubblica dell’acqua come da referendum del 2011.

L’ultima boiata che ci stanno propinando è la grande bufala della Sorical fuori dalla liquidazione: chiacchiere senza pudore che spacciano per “notizie pazzesche”. Un delirio di onnipotenza senza confini. Ora dovranno nominare il nuovo amministratore e Calabretta (arrassusia e manculicani…) teme di non essere (ri)nominato ma questo provocherà un problema politico con la Lega, sposteranno i riflettori sulla nomina e sul problema politico ma nessuno dirà la verità e cioé che in tutto questo tempo perso tra Autorità Idrica Calabrese ed il suo “nuovo” commissario Gualtieri, che non ha mai capito nulla di idrico, tra Manna “Mazzetta” – il peggiore in assoluto – e tra Sorical ovvero una Ferrari in mano a dilettanti, la Calabria ha buttato alle ortiche oltre 200 milioni di finanziamento PNRR di idrico, un danno irreparabile creato da Santelli prima e Occhiuto dopo, per non aver nominato le persone giuste ma per aver dovuto pagare cambiali elettorali…

Siamo alle solite, dunque: spartizione delle poltrone senza pensare alle competenze ed agli obiettivi. E ce ne siamo accorti sul “campo”. Da settembre 2020 a oggi chi s’è accorto della presenza di Calabretta, a parte qualche incontro con Salvini o qualche tragicomico comunicato stampa che ha dato l’esatta misura della sua assoluta incompetenza?

Del resto, il nome di Cataldo Calabretta era stato sussurrato – con toni apologetici al limite della beatificazione – anche per la presidenza della Regione, dove si sa che l’ignoranza è l’unico requisito richiesto.

L’avvocato crotonese, ribadiamo, è decisamente molto più conosciuto come personaggio del jet set, opinionista e co-conduttore tv che come principe del foro. E per giunta non è neanche nuovo nell’agone politico. Dal 2010 al 2013 è stato consulente giuridico dell’ex presidente forzista della sua regione Giuseppe Scopelliti, dirigente locale del Pdl e membro del coordinamento calabrese di Forza Italia. Il clou della carriera pubblica lo ha raggiunto come candidato nelle liste azzurre alle elezioni regionali del 23 novembre 2014 a sostegno di Wanda Ferro, allora An oggi plenipotenziaria di Giorgia Meloni in Calabria. In quell’occasione il risultato del Nostro non fu brillantissimo, appena 924 preferenze a fronte delle quasi 10mila di chi riuscì ad entrare in Consiglio.

Ma da allora tanta acqua è passata sotto i ponti e Calabretta, trasferitosi nel frattempo nella Capitale, ha avuto la sua grande chance: da avvocato si è inventato una nuova e fruttuosa professione, soprattutto sul piano delle relazioni, quello di legale e agente dei vip. Dall’amica e conterranea Elisabetta Gregoraci fino ad Elisa Isoardi, all’epoca fidanzata del leader leghista Matteo Salvini che a breve sarebbe diventato vicepremier e ministro dell’Interno. Con la bella conduttrice de “La prova del cuoco” e il suo potente compagno costruisce un rapporto molto stretto e spesso i tre finiscono immortalati su giornali di gossip e riviste patinate, ma il grande salto l’avvocato e docente di diritto dell’informazione all’Università telematica E-Campus lo avrebbe fatto con la televisione. Quella importante, si intende.

Prima conduce su Rete4 “Grand tour d’Italia” poi una serie di ospitate in varie trasmissioni e infine il grande salto sulla Rai Uno targata Lega con la co-conduzione di una rubrica all’interno del programma estivo “Tuttochiaro” presentato Monica Marangoni, moglie del capo di gabinetto dell’ex ministro leghista Lorenzo FontanaCristiano Cerasani. Sempre sulla prima rete Rai approda anche in una seconda serata agostana con la conduzione della kermesse internazionale di cortometraggi “Festival Tulipani di seta nera” insieme a Metis Di Meo e con la partecipazione in veste di madrina di un’altra star tv riscopertasi improvvisamente sovranista, Lorella Cuccarini.

Tornando invece alla sua grande amica Elisabetta Gregoraci, l’ex moglie di Briatore, che ancora si diletta a fare la showgirl nonostante l’età che avanza inesorabile (la plastica molto presto “evaporerà” tristemente…), c’è anche un particolare non indifferente che si lega benissimo alle voci di oggi che vogliono Calabretta alla guida della Sorical. Forse non tutti lo sanno ma in questo sempre più puzzolente carrozzone ha trovato posto addirittura la sorella della Gregoraci, tale Marzia Gregoraci, che pare sia entrata in quota Pd in quanto nipote della segretaria del potente ex presidente del Consiglio Regionale, Giuseppe Bova. Il marito, Antonio Scaramuzzino, sarà arrestato per una presunta storia di tangenti sui pagamenti alle imprese… Ma questa è un’altra storia… E l’incredibile “particolare” della sorella della Gregoraci assunta nel carrozzone, rende ancora più patetica tutta questa vicenda.

Del resto, come ha dichiarato in una recente intervista lo stesso Calabretta, “per fare il conduttore televisivo non serve una ‘patente’, se si acquisisce la giusta esperienza e si ha una buona preparazione si può ricoprire questo ruolo”. Un po’ come nella politica spettacolo degli ultimi anni in fondo, dove per ricoprire una carica poter vantare un curriculum televisivo certo non nuoce. Meglio ancora se supportato da un rapporto personale con il leader, a cui di fatto spetta l’ultima parola sui papponi e sui parassiti da nominare. Il profilo ideale per iniziare la scalata al Carroccio in terra calabra. E noi, per dirvela tutta, sotto sotto speravamo che Calabretta ce la facesse ad essere nominato commissario della Sorical. E’ l’ideale per arrivare il più presto possibile a toccare il fondo…