Calabria. L’anno che verrà, Robertino nuovo manager di Amadeus con le “Stamptruppen” al seguito sul… Nove!

Vuoi vedere che Roberto Occhiuto, visto che tra due anni e rotti gli scade il mandato di presidente della Calabria, sta maturando l’idea di fare l’impresario (o il manager se preferite) di Amadeus dopo la rottura con il suo con(g)ittadino Lucio Presta e soprattutto dopo il suo divorzio dalla Rai? Sicuramente ha le credenziali a posto, visto che finora è stato un ottimo impresario della Calabria e dei calabresi. Visto che non ha fatto mistero della sua felicità e di quella di tutto il cucuzzaro della politica, alla luce di quanto è costato il benedetto Capodanno a Crotone. Grazie all’articolo di  Enrica Riera sul Domani ormai sappiamo che l’intera operazione è costata 1,7 milioni all’anno, con 500 mila euro imputabili solo al CAPODANNO.

https://www.editorialedomani.it/fatti/capodanno-rai-crotone-amadeus-cantanti-costi-regione-debito-a86g59ln

Noi in maniera dilettantistica abbiamo calcolato che l’intera operazione tra pubblicità in tv e Capodanno a Crotone ha superato i  DUE MILIONI DI SPESA. E siamo sicuri che ci hanno mangiato tutti, Amadeus per primo. 

Ma di questo ai media calabresi non interessa nulla, anche perché abbiamo la netta sensazione che nei costi extra ci sono… anche loro! Per le “Stamptruppen” che arruolano alcuni dei migliori opinionisti calabresi, dei migliori direttori, delle migliori firme, è stato un successone. Sono lì ad adorare il Cazzaro di Cusenza e sono tutti allineati e coperti, tutti insieme appassionatamente a gozzovigliare come al recentissimo Vinitaly di Verona a spese dei calabresi onesti. Con una slinguata riescono a leccare sia il padrone di turno della mucca da mungere chiamata Regione Calabria e sia i loro “cavalli vincenti” e quindi anche Amadeus.

Ma adesso, considerato che Amadeus non c’è più, come si aggiusta Robertino? Scarica Amadeus e legittima la Rai oppure – come anticipato – farà veramente l’impresario del presentatore buttandosi… col Nove?

Il prossimo suo impresario Robertino da Cusenza, momentaneamente anche presidente di Calabria, esultava così a gennaio: “Il Capodanno più seguito degli ultimi anni”. Una  bugia da aggiungere alle tante minchiate da lui pronunciate in tanti anni di onorata carriera. Nel 2020/21 ci fu una media di 8 milioni di spettatori, nel 2021/22 a  Terni una media di 6,4 milioni, l’anno scorso a Perugia  oltre 5 milioni di media e quest’anno 6,4 milioni di media.

Il dato di 10 milioni è il dato sfiorato per gli auguri di mezzanotte. Ma si sa a lui piace leggere i dati a minchia o se preferite il latino ad minchiam. E’ o non è il Cazzaro di Calabria? Non ci voleva la zingara a prevedere il successo di spettatori, o meglio di famiglie che lasciano la tv sintonizzata su Rai1 come sottofondo  mentre mangiano, bevono, chiacchierano  con parenti e amici. Da sempre il Capodanno di Amadeus batte quello di Canale 5, c’è tutta la bravura di Amadeus che sa fare spettacolo anche con cantanti logori, dimenticati o nuove promesse spesso sconosciute. Se fosse per loro, Amadeus dovrebbe ringraziare Roberto Occhiuto… E infatti abbiamo una curiosità pazzesca per verificare come commenterà l’addio alla Rai di Amadeus appena i bagordi del Vinitaly di Verona si concluderanno. Rispetterà il “contratto” con la Rai anche se il “nasone” non c’è più o lo strapperà e ne farà un altro… con il Nove? Le scommesse sono aperte. 

Per concludere, come recita il vecchio adagio, scherza con i fanti ma lascia stare i santi. Lui, Robertino Occhiuto, il Cazzaro di Calabria, ha commesso un errore fatale ne L’anno che verrà edizione 2023-24. Dimenticare completamente San Francesco di Paola e il suo Santuario. Il patrono di Calabria completamente dimenticato. Lo avevamo anticipato: state certi che non appena gli verrà riferito questo fattaccio, non appena  saprà che invece a San Brunone di Colonia e alla Certosa di Serra San Bruno è stato dedicato un bel servizio, San Francesco scatenerà fulmini e tempesta. E così è stato: Amadeus è fuori dalla Rai anche per il suo intervento “divino”. E in ogni caso, Roberto il Cazzaro, il Ponte sullo Stretto se lo può scordare… prendesse il mantello di Amadeus per attraversarlo. E non si presentasse il  prossimo 2 maggio al Santuario per l’accensione della lampada votiva che gliela tira indietro. ‘Ccu Sambrangiscu nun si fissia… Atru ca Amadeus…