Calabria, l’approvazione del bilancio consolidato della sanità è la solita presa in giro (di Santo Gioffrè)

di Santo Gioffrè

Al di là dei boati relativi ad inchieste che, potendo essere sia tuoni che banali borborigmi, non debbano distrarci da ciò che realmente accade, la domanda è: la celebrata approvazione dei bilanci delle Asp calabresi, con conseguente approvazione del bilancio consolidato 2024, è cosa sicura? Approvando i bilanci per anni e anni assenti attraverso le carte “esistenti” non necessariamente corredate da documentazioni” si mette al riparo la Calabria da infiniti saccheggi della sua sanità e rende certa la fine “della massa debitoria”?

Perché il punto è solo e soltanto questo. Cioè, per dirlo alla femminina: se nella fretta di mostrare ciò che potrebbe non essere, approvare bilanci con quello che si è trovato, addirittura ricorrendo alla “memoria”, si, avete capito bene, “chiedendo di ricordare” ai vecchi Dirigenti degli uffici economici-finanziari dell’Asp, si è sicuri che chi possiede titoli giudiziari o semplici carte contabili in tasca non possa, più, fare incursioni ladronesche perché, proprio nascosto dentro la categoria delle carte non esistenti e non corredate da documentazioni?

E i crediti acquisiti dalle factoring, sono stati, tutti, portati a riscossione o esistono colombe pasquali dalle uova d’oro in giro. E quante? Non era cosa più consona e utile alla Calabria, invece di tutto questo mondo volutamente confuso e nebuloso, negli ultimi sei anni, assumendo il personale tecnico e altamente professionale, RICOSTRUIRE I BILANCI, PARTENDO,DAL 2005 IN POI, DALLE FATTURE, RIPERCORRENDONE LA STORIA, DALLA EMISSIONE FINO AL PAGAMENTO E VEDERE QUANTE VOLTE UNA FATTURA È STATA PAGATA, A CHI, IN QUALI ANNI, ATTRAVERSO QUALI MODALITÀ come è riportato nella sentenza Fiscer? Quello é il modo che le altre Regioni Italiane, entrate assieme alla Calabria nel Piano di Riento, nel 2009, ne sono rapidamente uscite. La Calabria, dopo 16 anni, è ancora dentro e non servirà a nulla, comprese le approvazioni di bilanci, se non verrà, definitivamente, risolta la certezza della massa debitoria, dentro cui i ladri sguazzano tutt’ora.