‘NDI “FUTTIRU” L’ACQUA!
La Sicilia ha richiesto da tre mesi lo stato d’emergenza per la mancanza d’acqua al governo Meloni. La situazione è estremamente critica, la siccità si protrae da mesi e mesi con tanto di “cuntentizza” del ministro Lollobrigida. che in un celeberrimo question time rispose ad un’interrogazione parlamentare affermando che per fortuna la siccità aveva colpito la Sicilia e non il Nord Italia. Dopo la proclamazione dello stato d’emergenza naturalmente si è messa su una bella cabina di regia con a capo la Protezione civile siciliana. La quale, Protezione civile siciliana, ascoltato il parere e in collaborazione con la Protezione civile nazionale, ha deciso di mandare una nave militare, la Ticino, in Calabria a riempire le proprie cisterne, poco più di 1.200 metri cubi, di acqua calabrese e portarla nel porto di Licata e servirà per alleviare l’emergenza idrica dell’ agrigentino e dell’area di Gela. Ora, non ci sarebbe nulla da obiettare se in Calabria ci trovassimo in una situazione tranquilla e di abbondanza di acqua.
Solo che nelle stesse ore il presidente, si fa per dire, della Regione Calabria Robertino Occhiuto ha dichiarato lo stato d’emergenza in Calabria per siccità. La situazione idrica è estremamente preoccupante in quasi tutta la regione, ma in particolare nella provincia di Crotone, in quella di Reggio Calabria e di Vibo Valentia. L’invaso del Menta è al 40% di riempimento. La situazione è drammatica per l’agricoltura quasi in tutto il Sud Italia. L’Anbi, l’associazione dei Consorzi di Bonifica, ha lanciato l’allarme: se non pioverà, tra tre settimane non ci sarà più acqua per l’agricoltura nel Sud Italia. Invece nel Nord Italia, grazie alle piogge abbondanti di queste settimane c’è una sovrabbondanza d’acqua con i fiumi e i laghi al di sopra della portata media della stagione. Vorremmo ricordare come negli anni passati scoppiò lo scandalo, di fronte alla siccità che colpì il Crotonese, di una multiutility delle acqua che svuotò i laghi Arvo e Ampollino per produrre energia elettrica da mandare al Nord Italia. Non si capisce bene che cosa abbia fatto il presidente – sempre si fa per dire – Occhiuto in questi due anni per cambiare la convenzione con la multinazionale privilegiando le necessità del territorio.
Fino all’anno scorso l’acqua dei nostri laghi era governata da questa multiutily in base ad accordi vecchi e poi parzialmente rivista da Capitano Ultimo, assessore all’ambiente nella giunta Santelli. Se abbiamo bisogno di una maggiore quantità d’acqua rispetto a quella previsti, la Regione paga. In pratica paghiamo la nostra acqua. Così si leggeva in un articolo del tempo: solo «eccezionalmente» saranno rilasciati quantitativi ulteriori oltre ai 10 milioni e «in nessun caso» supereranno i 13 milioni annui. Ovviamente, però, ogni goccia d’acqua oltre i 33,13 milioni di mc originari sarà «oggetto di indennizzo in favore di A2A in ragione del danno per mancata produzione subìto». Dall’anno scorso ad oggi nessuna notizia di stampa ci è pervenuta con la modifica di quest’accordo capestro. E’ mai possibile che la situazione d’emergenza continua in cui ormai viviamo non possa portare ad una cancellazione di quest’accordo e che la Calabria torni pienamente in possesso delle sue acque? Naturalmente nessuno risponderà a queste nostre domande…
Ma torniamo alla nostra storia. Quindi la Calabria va in soccorso della Sicilia dove dà tre mesi c’è lo stato d’emergenza. Ma la domanda nasce spontanea: oggi che la Calabria ha dichiarato lo stato d’emergenza, a noi chi ci aiuterà? Chi ci manderà un po’ d’acqua con una bella nave militare? Siamo certi che Matteo Salvini starà premendo verso le regioni del Nord Italia e della Padania per farle intervenire in nostro aiuto. Vedrete che altro che una nave militare, si muoverà in nostro aiuto una flotta navale intera dalla Padania. Speriamo solamente che non siano… fregate. In caso contrario si può prevedere un piano d’emergenza in comune con la Regione Sicilia. D’altronde Robertino Occhiuto e Renatino Schifani appartengono allo stesso partito, Forza Italia. Ma facciamo Forza Italia e poi anche Forza Calabria e Sicilia. E perchè no… Forza Palermo e Forza Catanzaro. E quindi siamo certi che collaboreranno pienamente.
Si potrebbe fare così: la nave militare Ticino viene in Calabria e fa un altro pieno di 1.200 metri cubi d’acqua che porta in Sicilia. Arrivati al porto di Messina, senza andare più giù che perdiamo tempo, approda. Smonta il vecchio equipaggio e il nuovo equipaggio montante riparte con la stessa nave verso Reggio Calabria per portare un carico di 1.200 metri cubi d’acqua in aiuto della Calabria. E così via, per l’intera estate. Naturalmente senza svuotare le cisterne, la stessa acqua, avanti e indietro per lo Stretto, come le vacche di Fanfani. Anzi, visto che Robertino Occhiuto ha preannunciato che da oggi sono in servizio i battelli ecologici in Calabria, potremmo utilizzare questa flotta, lasciando stare la Marina Militare che ha ben altro a cui pensare. E caso mai di scorta gli mandiamo i droni di Robertino… Tutta l’operazione diretta dalla central room di Germaneto. Sai che sballo!
Per concludere e per fare capire la nostra proposta. Si potrebbe fare come come lo straordinario Nino Taranto, nella parte del Maggiore, in Totò Truffa ’62, che al padrone di casa che pretendeva il pagamento di nove mesi di casa rispose: “Forse è mia figlia che glieli deve dare. Io sono a carico di mia figlia”. E il povero padrone di casa: “Ma come, suo figlia è a carico suo e lei è a carico di sua figlia?”. “Non ci faccia caso – lo fulmina Nino Taranto – ci carichiamo e ci scarichiamo a vicenda. Siamo o non siamo in democrazia?. Ecco, non siamo in democrazia? Robertino Occhiuto e Renatino Schifani si possono caricare e scaricare a vicenda. Naturalmente sempre in attesa dell’autonomia grazie alla quale il Nord continuerà a fare i propri porci comodi. E intanto a noi ‘NDI “FUTTIRU” PURU L’ACQUA!