Calabria, nel centrodestra dilaga il malumore per l’arroganza di Robertino il parassita: protagonisti e retroscena

Robertino Occhiuto, ormai soprannominato in tutta la Calabria “Robertino il parassita”, dal momento che non ha mai lavorato un giorno in vita sua, con il suo modo di fare palesemente arrogante e supponente e veramente non si capisce dall’alto di quale autorità, ha scassato i coglioni (scusate il francesismo) anche e soprattutto ai suoi più diretti collaboratori. Che davanti gli sorridono falsamente e di dietro lo accoltellano senza pietà.

Oggi come oggi affermare che ci sono mal di pancia nella maggioranza di governo regionale è quasi un eufemismo, visto il livello che ha raggiunto il malcontento ma non poteva essere diversamente.

Fratelli d’Italia in Calabria ormai da tempo (dopo i clamorosi arresti dei vari Nicolò e Pittelli presi da Forza Italia e Creazzo, preso dalla… Finanza corrotta) praticamente non esiste, e riesce a prendere consensi solo grazie al carisma di Giorgia Meloni. E questo, il furbetto di Robertino lo sa. Non esistono esponenti regionali e nazionali che sono capaci di ostacolarlo. E tutti sanno e possono toccare con mano che in Calabria il partito della Meloni è stato maltrattato e sminuito con assessorati di poco valore, senza incarichi di rilievo a livello nazionale. Sì, perché il fallito Rapani e il sempre più patetico Orsomarcio saranno anche parlamentari ma nel partito valgono come il due di coppe quando la briscola è a denari… Mentre Antoniozzi, da quando è stato eletto in Calabria, è ritornato solo una volta…

Voi chiederete: e Wanda Ferro, che è stata nominata sottosegretaria? Beh, sì, questo è vero ma la Wanda da Catanzaro è totalmente succube di Robertino, perché ormai anche lei sta solo a Roma e non è stata capace di organizzare il partito in Calabria, il cui direttivo regionale non si riunisce mai, senza la nascita di nessun’altra sezione in nessun comune. Del resto, le candidature di due mezzecalzette come Rapani e Orsomarcio confermano il vuoto che c’è, al punto tale che la Meloni s’è potuta permettere quasi senza nessun ostacolo di paracadutare in questa terra perduta quel vecchio rottame di Antoniozzi, schifato da tutti a Roma… E la Ferro muta!  Tutto questo dimostra che la Calabria è considerata meno di ZERO dalla Meloni.

Per non parlare della Lega, che in Calabria non esiste, che ha ottenuto un assessorato, parte dei servizi sociali, che in realtà non gestisce nulla. Con un assessore, la Staine, scelta direttamente dal ministro Salvini a causa della guerra interna nella Lega calabrese. E alcuni rappresentanti nazionali, come Loizzo e Furgiuele, che godono di una credibilità pari allo zero, tutti sanno che sono vicini a massoneria e ‘ndrangheta e vengono accuratamente “evitati” quasi come se fossero appestati, visto che portano solo… magistrati e forze dell’ordine, per quanto notoriamente innocui.

Tutto questo Robertino lo sa e ne approfitta nel silenzio generale. La Calabria ancora una volta è completamente dimenticata dalla politica nazionale, con rappresentanti inutili ed incapaci, e nelle mani di un uomo solo al comando (Robertino) al quale neanche gli esponenti del suo partito (Forza Italia) riescono a dire di no !

Ma dietro tutto quello che appare c’è un malumore dilagante. Consiglieri regionali di maggioranza che parlano e sparlano criticando Occhiuto negli uffici regionali, ma che non hanno le palle di affrontarlo nelle decisioni che riguardano la nostra regione.

Litigano tra di loro ma nessuno vuole mettere il bastone tra le ruote ad Occhiuto. Prendiamo Gianluca Gallo, per esempio, mister 20mila preferenze. Tutti sanno che lui e Robertino sono incompatibili: si odiano, non si stimano e non si rispettano ma fanno finta di niente per raggiungere i propri scopi.
Occhiuto gli sta boicottando il candidato sindaco a Corigliano-Rossano: s’è messo d’accordo con Stasi e anche questo lo sanno tutti, compreso il cazzone chiamato a candidarsi per… perdere. Ma Gallo fa buon viso a cattivo gioco: non ha il coraggio di contrastare Occhiuto per non perdere l’assessorato all’Agricoltura, che come tutti sanno è molto di più di una gallina dalle uova d’oro. E si va avanti così, fino a quando questo malumore inevitabilmente prima o poi esploderà. E il tempo, come sempre, sarà galantuomo. Perché di parassiti sociali come Occhiuto ben presto non resterà neanche il ricordo. Povera Calabria nostra.