Calabria, non basta cambiare i commissari per cambiare la sanità

Comunicato stampa Comitato per la Difesa e la Promozione della Sanità Pubblica Pollino

Non basta cambiare i commissari per cambiare la sanità in Calabria

Le carenze decennali della sanità in provincia di Cosenza continuano a gravare sulle spalle delle persone il cui diritto alla salute viene puntualmente negato. Indagini e provvedimenti giudiziari nulla hanno finora risolto così come per nulla risolutivo si è dimostrato il ricorso al commissariamento. Le ultime notizie sulla possibile rimozione del commissario La Regina aggiungono ulteriori preoccupazioni a un clima di tensione già determinato e aggravato dalla pandemia.

Il Comitato per la Difesa e la Rinascita della Sanità Pubblica – Pollino ritiene che la soluzione dei numerosi problemi non sia la sostituzione di La Regina con un altro commissario che non potrebbe operare diversamente. L’intervento ministeriale a carico di La Regina dimostra ancora una volta che l’unico fine di ogni azione governativa sulla nostra sanità è di natura puramente economica e compito dei commissari è esclusivamente fare cassa, cercando di risanare un debito che, nelle attuali condizioni di pandemia e con le consolidate deficienze e incongruenze degli apparati burocratici delle Asp, risulta insanabile. Per questo c’è bisogno di avviare una verifica seria del debito pregresso e separare le gestioni del passato da quella odierna.

Il fallimento del commissariamento è talmente palese che continuare a chiederne la fine è inevitabile. Il tentativo di risolvere il debito accumulato nei decenni durante la gestione della pandemia è talmente surreale da sembrare folle.

La soluzione al problema grave della negazione del diritto alla salute in Calabria è legata al cambiamento delle politiche locali e nazionali, al rilancio della sanità pubblica finora pesantemente compromessa da chi ha favorito irresponsabilmente la sanità privata deprivando di risorse economiche e umane quella pubblica.

Castrovillari, 17 maggio 2021