Calabria, nuovo corso di laurea in Medicina e Ingegneria. Un “premio di consolazione” per l’Unical

Egregio Direttore Gabriele Carchidi,

sono un cittadino della provincia di Cosenza e assiduo lettore di iacchite.blog, le scrivo riguardo alla notizia apparsa oggi sul suo blog:Nuovo corso di laurea in Medicina  e Ingegneria proposta dall’ Unical e dall’ Università Magna Graecia. A mio modesto parere, questa proposta non è altro che un “premio di consolazione” per tutti i cittadini di Cosenza e provincia.

Lei Direttore e tutti i suoi lettori si ricordano cosa accadde quando  in tempi non sospetti si avanzò solo sulla carta un ipotesi di istituire una nuova facoltà di Medicina e Chirurgia indipendente da Catanzaro presso l’ Unical di Rende ? Apriti cielo, tutti i politici di Catanzaro,Sergio Abramo,Wanda Ferro, Domenico Tallini , l’assessore alla Sanità regionale di turno e il rettore della Magna graecia dell’epoca insieme a tutti i baroni si opposero con tutte le loro forze in quanto a loro parere questa istituzione di una nuova facoltà di Medicina in Calabria avrebbe decretato la fine dell’università di Catanzaro e diciamo pure dei vari baroni, rettore De Sarro compreso che la dirigono in modo attento e scrupoloso per il loro rendiconto personale, ed inoltre si sarebbe perso anche un serbatoio “sempreverde” di voti non indifferente per Catanzaro e provincia. Quante scuse inventarono per bloccare l’ istituzione di una facoltà di medicina a Cosenza… dissero che due facoltà di Medicina nella stessa regione non potevano coesistere. Poveracci, che  povertà mentale ! Ma questi politicanti e baroni sanno che in Puglia ci sono due facoltà di Medicina, Bari e Foggia e in Sicilia tre, Catania, Messina, Palermo? A me non risulta che qualcuna abbia chiuso o non possa coesistere con le altre. La concorrenza LEALE è il sale della sana competizione culturale e scientifica.

Allora cosa si sono inventati i docenti universitari di Catanzaro compreso il rettore dell’ epoca? Anni fa hanno creato una specie di laurea breve in servizi sanitari, una cosa del genere se non ricordo male all’ Unical ed oggi una specie di corso di LAUREA IN MEDICINA E CHIRURGIA E INGEGNERIA con la scusa che a Milano è già attivo un corso di laurea simile (LONTANO PARENTE  DI QUELLO  CHE SI STA PER IDEARE A CATANZARO).

Anche in Lombardia la sanità ha qualche lato “oscuro ” ma almeno il 90% dei servizi sanitari offerti  ai cittadini funziona invece in CALABRIA NO !) ed anche con la scusa che in Calabria mancano i medici. In Calabria i medici mancano perché i vari Cotticelli, Belcastro e tutti i politici regionali hanno sperperato i fondi sanitari in progetti fallimentari e clientelari come la famosa Fondazione Campanella ed anche il megadebito del Policlinico di Catanzaro ad essa legato. Poi i medici specializzandi mancano perché c’è il cosiddetto imbuto formativo, cioè i posti per le scuole di specializzazione in Medicina sono INFERIORI rispetto agli studenti che ogni anno si laureano in Medicina e Chirurgia ormai lo sanno tutti pure i bambini dell’asilo nido.

Ma il governo nazionale fa finta di non capire che per mantenere intatto il potere dei vari baroni e di tutti medici specialisti che maltollerano la concorrenza dei giovani medici, così in epoca Covid 19 sono stati richiamati  in servizio medici pensionati ultrasettantenni pur di non aumentare il numero dei posti delle scuole di specializzazione in medicina, però sono state aumentate le immatricolazioni degli studenti in medicina.C on il Ministro Speranza non c’è proprio SPERANZA! ! ! ! Quindi non ha senso immatricolare studenti in numero maggiore.

Ritornando al discorso del nuovo corso di laurea in medicina e ingegneria, questa rappresenta un’abile manovra di palazzo che ha il solo e unico scopo di “tappare la bocca” al rettore dell’Unical e a tutti i cittadini di Cosenza e provincia per quanto riguarda l’ istituzione di una nuova facoltà di Medicina e Chirurgia all’Unical indipendente da Catanzaro. Così, il corsaro rettore De Sarro e i suoi fedelissimi baroni mantengono il loro potere accademico  inalterato (duplicazione di cattedre e incarichi vari) e il rettore dell’ Unical e tutta la città di Cosenza sono stati consolati per la mancata istituzione della facolta di Medicina e Chirurgia  e così come si dice nel finale delle favole:tutti vissero felici e contenti almeno fino alle prossime elezioni  politiche regionali e nazionali e al prossimo rinnovo dei due rettori oggi in carica.
Cordialità
Lettera firmata